Basket A2 donne, cominciano gli straordinari di febbraio: l'E-Work punta campionato e Coppa
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Luca Del Favero
Allacciate le cinture e preparatevi ad un mese di febbraio di fuoco con ben sei partite in venti giorni. Uno scherzo del calendario per l’E-Work, che ha portato ad una agenda fitta di impegni dato che dovrà recuperare tre gare e una non è ancora stata fissata: se con Selargius si dovesse giocare mercoledì 24 gli impegni salirebbero addirittura a sette. Le faentine arrivano a questo tour de force in ottima condizione e forti di quattro vittorie consecutive, l’ultima conquistata con Pistoia grazie ad una prestazione di grande carattere dove con la grinta sono riuscite a sopperire alla condizione atletica non ancora ottimale. Il mese di febbraio dell’E-Work inizierà sabato sera in casa di Patti (con tutta probabilità rientrerà Vente), poi ci sarà il recupero a San Giovanni Valdarno mercoledì 10 e la gara interna con Bolzano sabato 13. Mercoledì 17 altro recupero in Toscana, questa volta Firenze, per poi chiudere con la trasferta ad Umbertide domenica 21 e con la gara interna di sabato 27 ancora con Firenze. Il dato singolare è che si giocherà per due classifiche differenti: una è quella generale che conta i punti complessivi e l’altra è quella del girone d’andata al momento «congelata» fino a quando non si disputeranno tutti i recuperi. Per centrare uno dei primi quattro posti in Coppa Italia (dove ci sono già Brescia e Umbertide), Faenza dovrà vincere due dei tre recuperi o anche solo quello con San Giovanni Valdarno o Selargius. «Giocare ogni tre giorni è stupendo per noi giocatrici - afferma la playmaker Rachele Porcu - ma poi bisogna vedere in quali condizioni saremo a fine mese… A parte gli scherzi, scenderemo in campo per dare il massimo come sempre e per centrare il nostro primo obiettivo stagionale che è la qualificazione alla Final Eight di Coppa Italia».
Contro una squadra in forma come Pistoia, presentatasi in serie positiva da sette partite, avete giocato una gran gara nonostante non siate ancora al meglio. Quale è il vostro segreto? «Quando le gambe non girano al meglio, bisogna usare la testa ed è quello che abbiamo fatto. Merito di coach Sguaizer che ha preparato molto bene la partita, distribuendo il minutaggio tra tutte noi. Per quanto riguarda la forma fisica, ci affidiamo al nostro preparatore Bosi che sta lavorando per farcela trovare il prima possibile». Con Pistoia ha segnato un 5/6 da tre punti e mai ha avuto simili percentuali dalla lunga distanza in carriera: «Ringrazio il coach che dal suo arrivo ci ha fatto sentire tutte importanti e partecipi al gioco di squadra. I miei tiri sono infatti arrivati da azioni ben costruite e in un simile contesto, si ha anche più fiducia e tranquillità quando si tira».