Basket A2, da Jesi al sogno sfumato del 2020: per Ravenna sarà la quarta partecipazione alle Final Eight
Quella della stagione 2021-2022 sarà la quarta partecipazione alle Final Eight di Coppa Italia per l’OraSì Ravenna, considerando anche la qualificazione della stagione 2019-2020 (in cui i romagnoli erano anche organizzatori) che non si è mai disputata a causa dell’emergenza Covid.
LA PRIMA NON SI SCORDA
Al primo anno di coach Antimo Martino (2014-2015), con il campionato di Legadue ancora diviso tra Gold e Silver, i giallorossi centrarono un risultato straordinario guadagnandosi la qualificazione alla Final Six e la possibilità di sfidare la Manital Torino, guidata in campo da Giachetti, Rosselli e Mancinelli e in panchina da Luca Bechi. I giallorossi, marchiati per l’occasione Piacentini Costruzioni e sospinti alla Fiera di Rimini da oltre 400 tifosi, disputarono un match gagliardo, comandando per tutto il primo tempo, ma venendo poi ribaltati nel terzo quarto dai piemontesi che chiusero vincitori per 74-53. La Coppa fu poi vinta da Verona, mentre Torino a fine stagione conquistò la promozione in serie A.
IL CAPOLAVORO DI JESI
La seconda qualificazione dei giallorossi alle fasi finali della Coppa Italia risale alla stagione 2017-2018: guidati da coach Martino in panchina, i romagnoli centrarono la qualificazione alla Coppa solamente all’ultima giornata del girone d’andata e si presentarono in terra marchigiana da outsider. Il quarto di finale vide Giachetti e compagni opposti a Casale Monferrato, testa di serie numero 1. La prestazione dei giallorossi fu semplicemente perfetta e arrivò la vittoria per 75-67. In semifinale l’avversaria di turno fu la Fortitudo Bologna e l’OraSì, a testa sgombra, mise sul parquet grande intensità e concentrazione, spazzando via i rivali per 78-62 e conquistando la finale. La finale vide opposte le due teste di serie numero 4 del tabellone, ossia proprio Ravenna e Tortona, che annoverava nel suo staff l’ex team manager giallorosso Miro de Giuli. Dalla Romagna partì un vero e proprio esodo di tifosi, con oltre 500 supporter nell’impianto di Jesi a creare un muro giallorosso dietro al canestro. La squadra però, sulle ginocchia dopo le due grandi prestazioni, non riuscì mai ad entrare in partita e, complice una gara perfetta di Tortona, fu costretta a soccombere per 89-57.
IL RIMPIANTO
Il rimpianto più grande risale a due stagioni or sono: la squadra allenata da Cancellieri veleggiava in testa alla classifica con ampio margine sulla seconda e si accingeva ad affrontare le Final Eight di Coppa sul parquet amico del Pala De André quando la pandemia bloccò tutto sul più bello, lasciando tutti con l’amaro in bocca per quello che poteva essere e non è stato. (r.s.)