Basket A2, benvenuti a casa Vianello, dove si sogna in grande: "Chi non vorrebbe l’A1 dopo un anno così?"

Romagna | 24 Gennaio 2020 Sport
basket-a2-benvenuti-a-casa-vianello-dove-si-sogna-in-grande-quotchi-non-vorrebbe-la1-dopo-un-anno-cosquot
Stefano Pece
Non finisce mai di stupire questa OraSì Ravenna. Nella settimana più difficile, quella da tre impegni ravvicinati, la squadra di Cancellieri centra altrettante vittorie e sale a 11 successi consecutivi mantenendo inviolato il proprio campo (ora sono 10 le vittorie al De André), e conservando la testa della classifica con 6 punti di vantaggio su Forlì ed entrambi gli scontri diretti a favore. Potrebbe essere un momento più magico? Sì, potrebbe e lo è, poiché Ravenna è stata scelta dalla Lega quale sede per le Final Eight di Coppa Italia Old Wild West 2019-2020 di serie A2 e di serie B che si svolgeranno i prossimi 6, 7 e 8 marzo: «Domenica un tifoso è venuto da me e mi ha sussurrato se è un sogno non svegliateci - racconta il presidente Roberto Vianello -. In questa frase c’è tutto, perché davvero di sogno si tratta. Nessuno si sarebbe mai immaginato un percorso come quello che sta tenendo questa squadra, con il coronamento di ospitare le finali di Coppa Italia. Io per primo».
Vianello non è mai stato un uomo che si nasconde dietro le parole e non ha mai fatto pretattica: «Quando quest’estate dicevo che il nostro obiettivo era la salvezza, lo affermavo in maniera convinta - spiega il patron giallorosso -. Non è mai stato mio costume dire cose che non pensavo e credevo che dovesse essere quello il nostro obiettivo principale ma sono contento di essere stato smentito».
Al presidente piace ricordare da dove si è partiti e dove si è arrivati e in sede di presentazione della Final Eight di Coppa Italia ha rievocato anche gli anni bui: «Per anni - ha detto - abbiamo galleggiato tra serie C e serie B e giocavamo alla palestra Morigia davanti a 35-40 persone. Domenica invece al palazzetto c’erano 3.000 tifosi ed erano tutti di Ravenna poiché quelli provenienti da Imola non saranno stati più di un centinaio. Si tratta di un grandissimo risultato». E ha aggiunto con enfasi: «Tutto questo testimonia il buon lavoro svolto nel corso degli anni e soprattutto sottolinea il fatto che Ravenna non è più la cenerentola del basket romagnolo. Sono d’accordo quindi con quel tifoso che ha parlato di sogno, ma il sogno più bello, più delle vittorie, è vedere il palazzetto pieno e la gente che si diverte».
Ma se Ravenna è giunta a questo traguardo è perché sta continuando a vincere sempre e questo Vianello lo sa. «Il merito? Va equamente distribuito tra allenatore e giocatori. Cancellieri è un uomo schietto e molto simpatico e possiede una mentalità vincente che ha saputo trasmettere al gruppo. In altre parole è un grande motivatore. Ma se in gruppo non hai delle persone che siano capaci di recepire il messaggio non vai da nessuna parte». E aggiunge: «Questi ragazzi hanno un grandissimo carattere. È questo il tratto distintivo della squadra di quest’anno. Non mollano mai fino all’ultimo minuto. Quante partite abbiamo vinto all’ultimo quarto? Non riesco a dire il numero esatto, ma sono tante e il merito è del carattere di questi ragazzi».
Tornando al manico della squadra, alla domanda se Cancellieri stia prendendo il posto di Martino nel cuore di Vianello, quest’ultimo esita un attimo prima di rispondere. «Martino è stato un grande allenatore, ma adesso non c’è più. Non posso dire se uno è meglio dell’altro, ma adesso c’è Cancellieri e ci godiamo Cancellieri». Molti danno l’OraSì come principale favorita per la promozione in serie A, un traguardo che solo a parlarne fa tremare i polsi. Ma la domanda che circola è anche questa: Ravenna avrebbe le risorse economiche per sostenere la massima divisione? «Se mi chiedete se vorrei giocare in serie A rispondo di sì - ammette Vianello -. Chi non vorrebbe farlo dopo essersela guadagnata sul campo? Adesso abbiamo la struttura societaria necessaria per reggerla, abbiamo il palazzetto, o l’avremo, abbiamo il tifo, pertanto tutto si riduce al solito discorso: i soldi. E di quelli bisognerà parlarne quando e se ci arriveremo».
Certo l’OraSì di oggi a quel traguardo può farci più di un pensiero: «Io mi auguro di continuare così ancora per molto - conclude Vianello -. A guardare la squadra giocare, penso possa andare così, ma è chiaro che tutto dipenderà dall’integrità fisica del gruppo da qui alla fine». Domenica 26 gennaio l’OraSì è impegnata a Udine alle ore 18 contro la Old Wild West per la ventesima giornata di campionato.
 
Compila questo modulo per scrivere un commento
Nome:
Commento:
Settesere Community
Abbonati on-line
al settimanale Setteserequi!

SCOPRI COME
Scarica la nostra App!
Scarica la nostra APP
Follow Us
Facebook
Instagram
Youtube
Appuntamenti
Buon Appetito
Progetto intimo
FuoriClasse
Centenari
Mappamondo
Lab 25
Fata Storia
Blog Settesere
Logo Settesere
Facebook  Twitter   Youtube
Redazione di Faenza

Via Severoli, 16 A
Tel. +39 0546/20535
E-mail: direttore@settesere.it
Privacy & Cookie Policy - Preferenze Cookie
Redazione di Ravenna

via Arcivescovo Gerberto 17
Tel 0544/1880790
E-mail direttore@settesere.it

Pubblicità

Per la pubblicità su SettesereQui e Settesere.it potete rivolgervi a: Media Romagna
Ravenna - tel. 0544/1880790
Faenza - tel. 0546/20535
E-mail: pubblicita@settesere.it

Credits TITANKA! Spa
Setteserequi è una testata registrata presso il Tribunale di Ravenna al n.457 del 03/10/1964 - Numero iscrizione al Registro degli Operatori di Comunicazione:
23201- Direttore responsabile Manuel Poletti - Editore “Media Romagna” cooperativa di giornalisti con sede a Ravenna, Arcivescovo Gerberto 17.
La testata fruisce dei contributi diretti editoria L. 198/2016 e d.lgs. 70/2017 (ex L. 250/90).
Contributi incassati

settesere it notizie-romagna-basket-a2-benvenuti-a-casa-vianello-dove-si-sogna-in-grande-chi-non-vorrebbe-la1-dopo-un-anno-cosi-n22846 005
Licenza contenuti Tutti i contenuti del sito sono disponibili in licenza Creative Commons Attribuzione