Basket A2, battere in trasferta una nobile decaduta: l’OraSì Ravenna cercherà un altro colpo d’autore

Riccardo Sabadini
La sfida di domenica contro Cantù non cambierà nulla in classifica (OraSì matematicamente terza nel girone Rosso, i brianzoli secondi in quello Verde) ma scriverà un’altra pagina della storia recente della pallacanestro ravennate. Il confronto con una delle piazze storiche del basket italiano sarà uno stimolo in più per i ragazzi di coach Lotesoriere in previsione di una post season che si preannuncia assolutamente interessante, soprattutto se l’accoppiamento sarà con l’Assigeco Piacenza dell’ex Gherardo Sabatini, autore di una stagione straordinaria. Quella con Cantù sarà solo l’ultima di una serie di sfide con avversari prestigiosi che l’OraSì di volta in volta ha saputo affrontare, nonostante la differenza di blasone, con la giusta faccia tosta, portandola a conquistare scalpi di assoluto livello.

LA REMUNTADA
La Fortitudo Bologna e la mitica cattedrale del PalaDozza riportano alla mente dei tifosi giallorossi la sera del 26 novembre 2017. La partita sembra a senso unico con i biancoblu padroni del campo a toccare anche il +26 nel terzo quarto; coach Antimo Martino (oggi alla Fortitudo) schiera un quintetto con i due under Vitale ed Esposito insieme al professore Raschi e ai due Usa Grant e Rice ed è proprio qui che accade l’imponderabile. Ravenna comincia a rimontare punto su punto, piazzando un incredibile parziale di 13-37 nel quarto periodo, davanti all’esterrefatto Boniciolli, e conquistando il successo per 76-70 guidata dai 31 punti di Rice.  

IL SACCO DI TREVISO
Solo 15 giorni dopo la vittoria di prestigio al PalaDozza, la bacheca giallorossa si arricchisce di un altro successo di valore. Questa volta è il turno della De Longhi Treviso a cadere sotto i colpi di Giachetti e compagni. È il terzo periodo quello decisivo, dove le triple di Masciadri e Montano scavano il break decisivo che la squadra di Pillastrini, nonostante giocatori del calibro del faentino Fantinelli e John Brown, non riesce più a ricucire. Anche il Pala Verde è conquistato e i Leoni Bizantini possono festeggiare il successo per 66-73.

L’IMPRESA ALL’ARENA
Il 23 ottobre 2016 è invece la data del sacco dell’Unipol Arena, la sera in cui la piccola Ravenna fa saltare il banco sconfiggendo la blasonata Virtus Bologna nella cattedrale di Casalecchio. La partita sembra segnata nel primo tempo, con Lawson a banchettare sotto canestro e la Virtus che vola fino al +9; con la pazienza che la contraddistingue l’OraSì non si perde d’animo e, possesso dopo possesso, ricuce fino al 44 pari con cui si fa negli spogliatoi. Il terzo quarto è un capolavoro degli uomini di coach Martino: un parziale di 9-26 consente a Marks (top scorer con 18 punti e le due triple che chiudono la gara) e compagni di volare fino al +19, amministrato poi nel finale fino al 75-90 finale, tra il tripudio dei tifosi giallorossi, confinati in piccionaia.

VITTORIA CON TOTTI
Sempre nella stagione 2016-2017, che resta la migliore della storia giallorossa, è stata la volta del Pala Tiziano di Roma ad essere conquistato, il secondo palazzetto della capitale dopo il gigantesco PalaEur. L’OraSì vi ha scritto una pagina di storia, conquistando gara4 e l’accesso ai quarti di finale playoff, seppur orfana di un americano come Derrick Marks, infortunato. Una gara pazzesca quella degli uomini di coach Martino, capaci di mettere le mani sulla gara e resistere a tutti i tentativi di rimonta dei romani. Sotto gli occhi vigili di Francesco Totti è Gherardo Sabatini ad esaltarsi: mette a referto 20 punti con tre triple decisive nel finale, anche se la giocata che la chiude definitivamente è un pick and roll tra Raschi e Smith che va ad affondare nel canestro i due punti che valgono la vittoria.