Basket A2, annullata la Coppa Italia, l’OraSì attende: "Quanti danni, soprattutto economici"
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Stefano Pece
Più no che sì. La stagione 2019-2020 si avvia alla chiusura definitiva e potrebbe essere ricordata come quella interrotta a causa della pandemia. Tuttavia per la serie A2 qualche spiraglio resta. Il presidente della Lnp Pietro Basciano ha dichiarato che esiste qualche possibilità in più rispetto alla B, ma è vietato farsi illusioni e, nel caso fosse finita, l’anno prossimo si ripartirà da zero. Basciano ha portato proprio l’esempio di Ravenna affermando che, pur essendo prima, l’anno prossimo non giocherà in serie A, ma ha pure dichiarato che richiederà un diritto di prelazione a favore di Ravenna per la Coppa Italia 2021.
Julio Trovato, si va verso la chiusura?
«Il mondo sportivo segue di riflesso la situazione sanitaria nazionale, pertanto non possiamo che prendere atto delle decisioni che vengono dall’alto. Non so quindi cosa dire per il momento, anche perché la situazione è sempre in divenire».
La Coppa Italia però è già saltata.
«Questo rappresenta un problema per noi poiché avevamo già saldato alcuni conti relativi ai costi di organizzazione. Adesso cercheremo di capire se sarà possibile recuperare almeno in parte queste spese».
In società qual è la sensazione?
«Stavamo sostenendo una stagione importante e dispiace a tutti anche dal punto di vista agonistico questa situazione. Come ho già dichiarato più volte, per me l’ideale sarebbe portare a termine la stagione, anche cambiando in corsa le formule: sarebbe giusto per mille motivi, sportivi ed economici. Tuttavia non dipende dall’area sportiva».
Vi era stata concessa un’ora al giorno di allenamento al Pala Costa, state proseguendo con questo protocollo?
«No. Abbiamo deciso di sospendere qualsiasi attività fino al 3 aprile, poi vedremo il da farsi».
Il presidente della Lnp Basciano ha preso tempo fino al 4 aprile per una decisione. Si tratta di una data plausibile o il momento per una vera risoluzione slitterà ancora?
«Mancando ancora un paio di settimane, a quel tempo la situazione potrebbe essere un po’ più chiara. Tuttavia da parte nostra non si può fare altro che aspettare e sperare che la situazione migliori».