Basket A2, al volante dell’OraSì c’è sempre Musso: «Sono venuto qua per guidare Ravenna»
![basket-a2-al-volante-delloras-c-sempre-musso-sono-venuto-qua-per-guidare-ravenna](/inc/scripts/crop.php?img=https://backoffice3.titanka.com/verticalizzazioni/4897/254/upload/1668608075_ss38musso.jpg&w=420&h=248)
Riccardo Sabadini
Per un giocatore in particolare la partita di domenica non sarà come per tutti gli altri: Bernardo Musso, capitano dell’OraSì e autentico faro di questo inizio di stagione giallorosso, è infatti il grande ex dello scontro diretto con Chiusi, dove tornerà dopo una stagione vissuta in maglia biancorossa da protagonista. Il gaucho argentino, dopo un avvio un po’ complicato, si è letteralmente caricato la squadra sulle spalle e anche domenica contro Cento, dopo 35 minuti in cui era stato tenuto a secco dalla difesa emiliana, è riuscito a trovare la via del canestro mettendo a referto 17 punti nella sfortunata sconfitta della compagine romagnola.
Bernardo, a che punto siete a livello di squadra?
«Direi che, come squadra, stiamo migliorando e si vede, abbiamo avuto un inizio un po’ complicato, ma siamo stati bravi a vincere contro Nardò e Ferrara, nel mezzo a Forlì abbiamo fatto una discreta partita mentre domenica contro Cento potevamo vincere; abbiamo conquistato con le unghie il supplementare e avevamo l’inerzia dalla nostra parte ma abbiamo commesso alcuni errori, in linea con la giovane età della squadra, che non ci hanno permesso di portare a casa i due punti. Ci dispiace parecchio perché erano due punti che servivano molto ma sono fiducioso per il proseguo».
Sta disputando una serie di partite strepitose, qual è il suo segreto?
«A livello personale sto vivendo un ottimo momento, sono venuto qua per fare questo ruolo, nella mia carriera una delle mie caratteristiche principali è stata quella di avere sempre la capacità di adattarmi alle richieste che mi venivano fatte, a prescindere dalla categoria. Credo che sia questa la mia dote principale, perché in realtà non ci sono segreti. I compagni sono ragazzi molto giovani, nessuno a parte me e gli americani supera i 25 anni, hanno bisogno di una guida sul campo e fuori, spero di essere il loro punto di riferimento con la mia esperienza».
Lei che è un giramondo, come si trova a Ravenna?
«A Ravenna mi sto trovando benissimo, la città è bellissima e offre davvero molto sotto tutti i punti di vista. Dal punto di vista della pallacanestro poi, sia coi compagni che con il coach, si è creata un’ottima sintonia: con Lotesoriere in particolare ci confrontiamo spesso ed abbiamo un rapporto profondo, per migliorare il morale dobbiamo assolutamente vincere qualche partita in più».
E di Chiusi cosa ci dice? Le ricorda un po’ in qualcosa Ravenna?
«A Chiusi mi sono trovato davvero bene; è una società giovane, nata come satellite della Reyer Venezia, che l’anno scorso esordiva in A2, per cui è stata un’esperienza nuova per tutti; tra l’altro in Toscana non avevo mai giocato ed è andato tutto benissimo, come testimoniato dai risultati ottenuti. Non trovo grandi similitudini con Ravenna: Ravenna sono parecchi anni che è in A2 e comunque è stata presente negli anni precedenti anche in categorie inferiori, l’unica cosa è che in entrambi i posti mi sono trovato molto bene grazie alle persone speciali che ci sono e ai tifosi che mi han sempre fatto sentire il loro calore».
Che partita si aspetta domenica? Sarà uno scontro diretto a tutti gli effetti.
«Domenica sarà naturalmente una partita tosta e difficilissima: è vero che Chiusi ha solamente 2 punti in classifica ma è altrettanto vero che ha una partita in meno ed ha affrontato le squadre più blasonate del girone come Udine e Fortitudo. Loro hanno bisogno di punti ma lo stesso vale anche per noi, noi abbiamo assolutamente bisogno di fare una bella partita fuori casa perché non abbiamo mai vinto lontano da Ravenna e credo che questa sia un’ottima occasione. Loro sono molto ben allenati, conosco bene il coach, so come lavora e che prepareranno benissimo la gara, noi dobbiamo fare uno sforzo in più per dare continuità alla nostra crescita e confermare quanto fatto di buono ultimamente».