Basket A1 donne playout, Faenza gioca gara-3 contro Valdarno: «E-Work, fame e rabbia: vale una stagione»
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«La partita più importante della stagione». L’etichetta che Giovanni Sferruzza appiccica sopra a gara-3, in programma venerdì sera al Bubani, è tanto scontata quanto veritiera. Nelle ultime curve a gomito di un 2023 da dimenticare, con tantissime sbandate e pochissimi sorrisi, l’E-Work ha un’altra chance per chiudere definitivamente i giochi e scacciare i cattivi pensieri. «Non possiamo più sbagliare, abbiamo sprecato il jolly che avevamo a disposizione in gara-2 a San Giovanni Valdarno e ora ci aspetta una sfida senza ritorno da vincere a tutti i costi», sentenzia il giovane coach manfredo, che poco più di un mese fa ha ereditato la panchina di Faenza da Simona Ballardini. L’E-Work aveva vinto con il brivido la prima sfida della serie in casa, poi si è piantata nel giorno di Pasquetta in terra toscana, dopo un primo quarto chiuso davanti.
Cosa è successo sul campo di Valdarno? Sferruzza non si nasconde: «E’ successo che abbiamo perso contro una squadra che aveva più fame e più voglia di vincere di noi e questo non sarà più ammissibile in gara-3. Avremmo dovuto chiudere la serie a Pasquetta, perché l’avversario e anche la partita erano alla nostra portata, ma dopo il primo quarto la squadra si è smarrita. All’intervallo avevamo già 14 palle perse, diventate addirittura 22 a fine gara, e anche le percentuali sono state davvero insufficienti».
In due partite Faenza ha segnato 55 punti in gara-1 e 53 in gara-2: «i numeri non mentono mai, le percentuali vanno migliorate altrimenti diventa dura. A rimbalzo, invece, abbiamo fatto meglio e anche venerdì dobbiamo provare a non soccombere e a migliorare ancora. Per noi è la partita della vita e dovremo scendere in campo con la fame giusta. Mi aspetto una squadra carica e anche piuttosto arrabbiata dopo la sconfitta di lunedì». Detto del primo punto di non ritorno, riguardante le tantissime palle perse, il coach dell’E-Work va oltre: «Dopo aver giocato due gare ravvicinate, le due squadre hanno imparato a conoscersi ancora meglio, quindi a livello tattico non mi aspetto novità o sorprese. La differenza la faranno altri aspetti. Noi sappiamo cosa sistemare: oltre alle palle perse, che dobbiamo inevitabilmente ridurre, abbiamo bisogno di percentuali migliori al tiro».
Di una squadra che in campionato aveva totalizzato solo 8 punti, vincendo quindi appena 4 partite (contro i 14 di Faenza), cosa vi preoccupa soprattutto in questo contesto completamente diverso dalla stagione regolare? «Valdarno ha una fisicità importante - ricomincia l’all’natore della E-Work - e ha molto meno da perdere rispetto a noi. Inoltre sono decisamente migliorate in questo punto della stagione e potranno sfruttare anche l’inerzia favorevole dopo il successo casalingo che ha riaperto la serie obbligandoci a giocare anche la terza partita. Ma soprattutto hanno dimostrato di voler vincere più di noi e questo non va bene. Io voglio una squadra affamata, arrabbiata e carica».
A Pasquetta c’era un buon numero di tifosi al seguito della squadra e la squadra non ha risposto. Venerdì sera al Bubani farà ancora più caldo: «I nostri tifosi non deludono mai, sono stati caldi in gara-1 e molto presenti anche in Toscana, quindi sono certo che si faranno sentire anche venerdì. Mi aspetto una gara non certo spettacolare, nella quale faranno la differenza i nervi e l’intensità oltre agli eventuali accorgimenti tattici. Ma Valdarno un pubblico come il nostro non ce l’ha e noi il fattore campo lo dovremo sfruttare».