Basket A1 donne, playoff a un passo per Faenza: «Togliamoci il cappello davanti a questa E-Work»

Semplicemente un capolavoro, che si distingue dalle altre vittorie innanzitutto per un motivo: per la prima volta in questa stagione, infatti, l’E-Work ha sconfitto una squadra che le sta(va) davanti in classifica. Infallibile o quasi negli scontri diretti, Faenza si è tolta la soddisfazione di espugnare il campo di Sesto San Giovanni e di ipotecare, in un colpo solo, la salvezza e di conseguenza la qualificazione ai playoff, un traguardo mai centrato dalla nuova società in Serie A1. Ora serve solo la ciliegina sulla torta, possibilmente nel recupero di mercoledì 5 marzo sul campo del fanalino di coda Alpo, visto che nel prossimo weekend l’E-Work osserverà il turno di riposo. Con 16 punti i playoff saranno matematici. Prima di pensare ad Alpo, però, è consigliabile ripassare qualche numero e qualche statistica di Sesto San Giovanni. Ad esempio, prendiamo Cornelia Fondren: 27 punti, 14 rimbalzi, 7 assist ed 11 falli subiti, semplicemente illegale. «Durante la partita - ha raccontato l’americana di Faenza - ho pensato solo a una cosa: spingere. Anche se ero stanca, ho cercato di fare più canestri possibili e di dare tutto. Poi mi sono affidata alle mie compagne, perché sapevo di non potercela fare da sola. Loro sono state davvero eccezionali in difesa, ma anche in attacco, perché hanno segnato tanti canestri pesanti nei momenti più importanti della partita. Anche loro, e non solo io, hanno disputato una gara eccezionale e per questo abbiamo vinto con pieno merito tutte insieme». Un successo da dedicare alle infortunate Reichert e Parzenska, le due straniere che hanno alzato bandiera bianca con le rispettive nazionali per colpa di una doppia rottura del crociato. Oltre a Fondren, in terra lombarda ha brillato anche Roumy, che ha segnato 23 punti, mentre altri 15 mattoncini sono arrivati da Turel. Sono state loro le tre dominatrici della partita, ma l’intero gruppo va elogiato, perché in casa Geas ha davvero scritto una delle pagine più belle degli ultimi anni, come ha sottolineato anche il coach faentino Paolo Seletti: «Non ho molte parole per commentare questa partita. Sapevamo di essere in emergenza - ha spiegato Seletti - ma eravamo consapevoli che, nel corso delle ultime settimane, avevamo fatto click e svoltato: ho visto una squadra che affrontava la preparazione delle partite mantenendo ritmi diversi in allenamento e che tirava con maggiore precisione. Questa è una squadra davanti alla quale bisogna togliersi il cappello e io sono il primo a farlo. La vittoria è naturalmente dedicata a chi abbiamo perso durante il percorso, per colpa di due infortuni molto gravi, ma è anche per noi. Questa, a mio avviso, è una di quelle stagioni che capitano una volta ogni 10 anni, bisogna soltanto santificarla». Il pass per i playoff sarà il giusto premio a un gruppo plasmato a immagine e somiglianza di Seletti, che ora trascorrerà un altro weekend di riposo, prima di tuffarsi nella volata finale del mese di marzo. Il menù? Difficilissimo. Si comincia mercoledì 5 con il recupero contro Alpo, nell’unica gara davvero alla portata di Faenza, poi ci saranno la trasferta impossibile a Venezia e quindi lo scontro diretto casalingo contro San Martino di Lupari, prima della doppia sfida finale contro Campobasso e Derthona. Sulla carta si tratta di un percorso durissimo e ricco di insidie, con almeno un paio di partite «ingiocabili» e altrettante durissime, mentre Alpo ed eventualmente San Martino di Lupari rappresentano due grandi occasioni per migliorare ancora una classifica che, al momento, resta splendida e splendente. E anche storica.