Basket A1 donne, per Moroni sarà un ritorno speciale sull’isola: «A Sassari servirà l’E-Work migliore»
![basket-a1-donne-per-moroni-sar-un-ritorno-speciale-sullisola-a-sassari-servir-le-work-migliore](/inc/scripts/crop.php?img=https://backoffice3.titanka.com/verticalizzazioni/4897/254/upload/1667400585_ss38ework.jpg&w=420&h=248)
Luca Del Favero
Ritorno sull’isola. Domenica alle 15 l’E-Work giocherà in casa di Sassari, una delle pretendenti ai playoff, e l’ex di turno sarà Giulia Moroni che proprio nella scorsa stagione ha vestito la canotta sarda. Un’esperienza importante nella carriera della playmaker 28enne che le ha permesso di giocare in Eurocup e in uno dei palasport più importanti d’Italia, il PalaSerradimigni, anche se dal lato sportivo la squadra ha raccolto meno di quello che ci si aspettava. Partita con l’obiettivo di un campionato di medio-alta classifica, Sassari ha poi chiuso la stagione nei playout, salvandosi al primo turno con Moncalieri: «L’esperienza di Sassari è stata molto positiva - sottolinea Moroni - ed eravamo davvero un bel gruppo. Ci siamo divertite molto in Eurocup e in campionato anche se purtroppo gli infortuni di Lucas e Arioli hanno inciso sul finale di stagione. Tutto l’ambiente mi ha accolto molto bene fin dal mio arrivo e ho soltanto dei bei ricordi».
La squadra femminile di Sassari è nata da tre stagioni e la società è sempre quella che gioca in A1 maschile: come è vissuta in città questa nuova realtà sportiva?
«Non avevamo molto seguito, mentre la maschile ovviamente riempiva il palasport vista anche la sua storia. Parlo ovviamente per la mia esperienza personale e non so se siano cambiate le cose negli ultimi mesi. Inoltre il PalaSerradimigni è molto grande e dispersivo e non è semplice nella femminile riempire un simile palazzetto».
Domenica l’E-Work non dovrà quindi temere il fattore campo?
«Più che il calore del pubblico, direi che le difficoltà extra campo saranno legate alla trasferta non certo comoda visto che dovremo muoverci in aereo (per problemi di voli la gara è stata infatti spostata da sabato sera a domenica pomeriggio, ndr)».
Sassari quest’anno si presenta rivoluzionata e molto competitiva: come la giudica?
«È una squadra ben attrezzata ma corta, con un quintetto di grande livello e straniere forti. Credo sia una partita alla nostra partita, ma dovremo affrontarla con il giusto atteggiamento sin dai primi minuti».
Non certo come avete fatto a Schio…
«Contro una vera e propria corazzata, abbiamo sofferto la fisicità e commesso tanti errori in difesa, che ovviamente contro simili formazioni si pagano cari. Quella partita ci deve servire per migliorare e per mettere ancora più intensità in allenamento».
Non avrete risentito a livello mentale del rocambolesco ko con Campobasso della settimana precedente?
«Direi di no. Certo siamo state deluse per il risultato, ma poi si pensa sempre alla partita successiva dimenticando il passato. Voglio sottolineare che la sconfitta non è arrivata per colpa del canestro sbagliato all’ultimo secondo da Kunaiyi-Akpanah: l’abbiamo perso prima di quella azione».
Come si trova a Faenza? Dalle sue prestazioni sembra molto bene.
«Sono stata accolta molto bene e ho un ottimo rapporto con la squadra e lo staff. È molto bella l’atmosfera delle gare casalinghe ed infatti non vedo l’ora di giocare davanti al nostro pubblico. Non conoscevo Ballardini e la sto scoprendo giorno dopo giorno come sto scoprendo la realtà faentina. Essendo di Porto Recanati, sono vicina a casa e quando giochiamo al PalaBubani viene sempre mia nipote a vedermi. Direi quindi che non potrei chiedere di meglio».