Basket A1 donne, Pallas è una macchina da record a Faenza: «E-Work, il 10° posto non ci basta»

Tomaso Palli
Quando le cose non vanno come si sperava, e il caso di una sconfitta, quella contro Sassari, calza a pennello, è giusto prendere il bicchiere mezzo pieno ricercando quegli aspetti da cui ripartire. Anche se all’orizzonte l’impegno è uno dei più proibitivi, contro la corazzata Virtus Bologna, seconda forza del campionato. L’E-Work può però fare affidamento sulla sua stella, il centro nigeriano Pallas Kunaiyi-Akpanah, che continua a brillare. E, nell’ultima gara al Pala Bubani, lo ha fatto più del solito abbattendo altri record personali. La classe 1997, alla seconda stagione a Faenza, aggiorna di partita in partita le sue statistiche proseguendo così in un vero e proprio annus mirabilis a livello personale. Contro Sassari, il tabellino si è fermato a quota 32 punti con il 62% di realizzazione da due (10/16) e il 75% ai liberi (12/16). A queste statistiche, si aggiungono anche i 21 rimbalzi (9 offensivi e 12 difensivi), i 9 falli subiti e i 2 palloni recuperati che le hanno garantito un indice di valutazione pari a 46, un altro record in carriera dopo il precedente 45 (nel 2021 con la canotta della squadra belga Belfius Namur). Numeri che permettono quindi di migliorare le medie stagionali di Kunaiyi-Akpanah che, oggi, sono di 15.4 punti, 5.9 falli subiti, 16.9 rimbalzi e una valutazione di 29.2. 
Pallas, peccato per la sconfitta contro Sassari. Ma la sua è stata una prestazione da record.
«Sì, ma non posso essere del tutto soddisfatta visto il risultato finale. Ci sono sempre margini di miglioramento, soprattutto in una sconfitta. Anche perché preferirò sempre la vittoria della squadra piuttosto che vedere migliorate le statistiche individuali». 
La sua grande prestazione è solo l’ultima di una super stagione, la sua seconda a Faenza, in termini di numeri: qual è il suo segreto?
«Prima di tutto, amo Faenza. È una bellissima città e i tifosi sono davvero fantastici. Sono al secondo anno qui e sono stata molto fortunata nel trovare compagne di squadra che mi hanno continuato a dare fiducia. E lo hanno fatto incoraggiandomi ogni giorno. Io, dalla mia, cerco sempre di dare il 110% sperando di non deluderle». 
La sua seconda stagione coincide anche con la seconda di Simona Ballardini in panchina. Che rapporto avete?
«Capisce la pallacanestro, era così anche da giocatrice e quindi non troppo tempo fa. Ha fiducia nelle sue giocatrici contando che queste possano prendere le decisioni più giuste in campo. Coach Simona è una leader intelligente e appassionata».
Faenza è oggi al decimo posto in classifica con 12 punti, sei partite da giocare e siete ancora tutte molto vicine. Soddisfatte?
«Assolutamente no. Non è una buona posizione in cui trovarsi anche perché credo che la nostra squadra sia molto meglio della decima posizione».
Ma cosa fare per questo rush finale?
«Dobbiamo rimanere unite come gruppo e lottare per cercare di invertire la situazione. Dobbiamo restare sempre molto concentrate impegnandoci in qualunque momento al massimo: ogni singola partita è importante».
Domenica, in trasferta a Bologna, ci sarà una Virtus seconda. L’impegno è proibitivo: servirà un’impresa.
«Bologna è una squadra forte e di vertice nel nostro campionato, ma dobbiamo avere la mentalità giusta e quindi comprendere che ogni partita che giochiamo può essere vincibile. Dobbiamo prepararci ad andare in campo per combattere senza mai arrenderci. Ci vorrà sicuramente una grande prestazione di squadra, ma col giusto atteggiamento e la giusta determinazione tutto è possibile».