Basket A1 donne, l'E-Work Faenza pensa alle ultime tre partite: sabato c'è Campobasso al Bubani
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Luca Del Favero
Dopo il recupero contro Sesto, l’E-Work non vuole fare conti di nessun tipo e si concentrerà soltanto sulle ultime tre partite, da vincere ad ogni costo per crescere ed acquisire ancora più fiducia, come ha più volte ribadito coach Ballardini. Si parte sabato sera alle 20.30 al PalaBubani contro Campobasso, dove militava la grande ex Porcu, squadra ambiziosa in piena corsa per un posto nei playoff. Nelle ultime settimane si è rinforzata con la francese Lawrence, ottima pivot che garantisce sostanza a rimbalzo, mentre i punti sono garantiti dalle statunitensi Parks e Gray, entrambe ottime cecchine. Altra atleta di valore è la play Chagas, regista d’ordine che non disdegna di tirare da tre. Sulla carta la sfida non sembra proibitiva, ma di sicuro l’E-Work non potrà giocare soltanto gli ultimi cinque minuti come accaduto con Moncalieri, mentre è impossibile che ripeta una prestazione come quella di Ragusa. Un primo quarto da 2-21 è un record facilmente eguagliabile e fotografa in pieno una giornata negativa da parte di tutte le giocatrice, che però ora dovranno rialzare subito la testa per evitare di portarsi dietro scorie di quella disfatta. Dopo Campobasso, l’E-Work potrà rifiatare nel weekend successivo approfittando della pausa del campionato per la Coppa Italia e ritornerà in campo ancora al PalaBubani sabato 2 aprile con San Martino di Lupari. Pure le venete stanno lottando per entrare tra le prime otto e di sicuro non faranno sconti, La regular season delle romagnole si concluderà mercoledì 6 aprile a Lucca, formazione che sta sedendo al tavolo delle big da inizio stagione e che si sta contendendo con Bologna il terzo posto. Di sicuro il calendario non sorride all’E-Work, perchè tutte le prossime avversarie sono in corsa per i playoff, ma il pensiero delle faentine dovrà essere quello di scendere in campo senza pressioni e con la mente libera, atteggiamento che ha sempre avuto nelle ultime settimane. Sperando poi che Davis ritorni ad essere decisiva, perché ultimamente sembra troppo spesso un corpo estraneo alla squadra, tanto che tutto o quasi il peso dell’attacco è sulle spalle di Kunaiyi-Akpanah. Per fortuna Policari e Manzotti sono rientrate dagli infortuni e garantiscono pesanti tiri dalla lunga distanza, ma senza la migliore Davis, la strada per la salvezza sarà in salita.