Basket A1 donne, il presidente Fermi: «E-Work, la testa ai playout: Simona ci ha dato un’anima»

Luca Del Favero
Finalmente un weekend di riposo. La stakanovista E-Work potrà sfruttare la pausa per la Coppa Italia per ricaricare le batterie dopo aver giocato ben sette partite in un mese, preparandosi così alla volata finale che la vedrà giocare sabato 2 aprile in casa con San Martino di Lupari e mercoledì 6 a Lucca, ultimi due impegni di regular season. Poi ci saranno i playout (diventati matematici domenica scorsa), che le faentine potranno affrontare in una posizione che oscilla dal decimo al dodicesimo posto anche se il più probabile piazzamento finale sembra essere l’attuale undicesimo posto. Negli spareggi salvezza (primo turno il 12, il 16 e il 20 aprile; secondo turno il 22, il 27 e il 30 aprile), l’E-Work dovrebbe incrociare una tra Moncalieri e Broni: «Posto che dobbiamo ancora lottare per conquistare il miglior piazzamento possibile - sottolinea il presidente Mario Fermi - ai playout preferirei Broni rispetto Moncalieri, perché le piemontesi hanno una tipologia di gioco che soffriamo e ora si sono rinforzate con la belga Vanloo. Una comunque vale l’altra, perché in ogni caso la salvezza bisognerà sudarsela».
L’E-Work delle ultime settimane sembra non avere paura di nulla.
«Non siamo ancora salvi, ma ammetto che la stagione è in linea con gli obiettivi. Per prima cosa dovevamo evitare l’ultimo posto, ovvero la retrocessione diretta, e ora ci giocheremo la permanenza in A1 nei playout. Uno scenario che sembrava quasi impossibile qualche mese fa».
Merito di Ballardini?
«Sono molto contento del lavoro di Simona, perché è riuscita a dare un’anima alla squadra e a trarre il massimo da ogni giocatrice. Ha inoltre il merito di aver valorizzato Kunaiyi-Akpanah, che rispetto ad inizio stagione ora ha anche un ottimo impatto offensivo e non soltanto a rimbalzo. Tutte sono protagoniste e mi piace vedere che le italiane sono spesso decisive».
Quale è la vostra maggiore caratteristica?
«L’aggressività, che ci ha permesso di scalare posizioni in classifica e di conquistare anche vittorie importanti come quella con Sesto San Giovanni. Anche nelle sconfitte comunque abbiamo sempre ben figurato come contro Lucca e Campobasso».
Ha qualche rammarico?
«Sì, per la partita in casa con Costa Masnaga e per quella a Sassari, mentre l’unica della gestione Ballardini che non mi è piaciuta è stata la trasferta a Ragusa, dove abbiamo avuto un approccio troppo vacanziero. Il passato però non conta: adesso dobbiamo prepararci per i playout».
Come ci arriverà la squadra?
«Spero in buona condizione e che sia al completo: poi sarà il campo a dare il suo verdetto».
Assurdo è l’epilogo che avrà il campionato di serie A1, perché molti recuperi non sono stati messi in calendario non potendosi disputare entro il 6 aprile e dunque si calcolerà la classifica attraverso il quoziente canestri, ovvero punti diviso partite disputate.