Basket A1 donne, Franceschelli avrà una carica in più: «Che onore, lo spirito dell'E-Work è quello giusto»

Romagna | 27 Agosto 2021 Sport
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Luca Del Favero
Chi poteva prendere lo scettro di capitana dell’E-Work da Simona Ballardini se non la guerriera che nelle ultime stagioni è stata spesso tra le migliori giocatrici di tutta la serie A2? La nuova capitana dell’E-Work è ufficialmente Federica Franceschelli, imolese di nascita ma ormai faentina d’adozione, che in quattro stagioni in terra manfreda ha davvero conquistato tutti con la sua grinta e il suo carattere. Ora è pronta per vivere il quinto capitolo della sua saga faentina, potendo abbracciare quella serie A1 più volte sfiorata, ma mai realmente conquistata. Al di là delle caratteristiche tecniche, la guardia\ala 23enne (compirà i 24 anni ad ottobre) è anche l’esempio di cosa significhi «essere legati ad una maglia», perché dal 2017 ad oggi ha avuto tantissime occasioni per salire in A1, proposte anche importanti sempre rispedite al mittente. Da quando nel 2018 è stata convocata in Nazionale maggiore, la sua carriera è stata una ascesa continua, ma lei ha sempre avuto come obiettivo quello di giocare nella massima serie con l’E-Work e lo scorso 13 giugno lo ha centrato. Emblematiche sono state le sue incontenibili lacrime di gioia durante i festeggiamenti per la promozione, una commozione che ha sancito il suo legame con la piazza faentina: «Sono felice e molto orgogliosa di essere la capitana della squadra - afferma - e confesso che quando mi è stata comunicata la decisione mi sono davvero emozionata. Faenza è una piazza che mi è entrata nel cuore grazie a questa società e ai tifosi».
Si aspettava questa importante nomina? 
«Ammetto che un po’ ci speravo, anche se c’erano tante altre mie compagne che lo avrebbero meritato. Sarà la prima volta che avrò questa carica, perché nelle squadre in cui ho giocato in precedenza ero sempre la più giovane. A dire il vero anche quest’anno non sono certo tra le anziane del gruppo, ma c’è stata una eccezione…».
Cosa si prova ad essere la capitana dopo una figura storica come quella di Simona Ballardini?
«Di sicuro non sarà semplice e potrebbe essere anche un peso, ma vivo questo ruolo con la massima serenità. Sono più che motivata per rendere la squadra unita dentro e fuori dal campo come lo è sempre stata in questi anni. Ci aspetta una stagione difficile e lo sappiamo e dunque dovremo essere brave a reagire dopo le sconfitte e a goderci le vittorie. Dai primi giorni di allenamento vedo che lo spirito è quello giusto».
Cosa si aspetta nella prossima stagione dalla matricola E-Work?
«Intanto dobbiamo pensare che sarà totalmente differente dalle precedenti disputate in serie A2 e che ci sarà da soffrire e quindi dovremo essere pronte ad affrontarla nel migliore dei modi. Vedo già lo spirito giusto e l’entusiasmo per giocarci al meglio le nostre potenzialità».
Quali pensa possano essere le maggiori differenze tra A2 e A1?
«Di sicuro la fisicità e il livello tecnico poi credo che nella massima serie i tempi per ragionare durante la partita saranno più brevi. Quando si ha la palla in mano bisognerà subito pensare alla soluzione migliore da prendere per non commettere errori, vista anche la qualità delle avversarie. Essendo al debutto, non vedo l’ora di scoprire la serie A1 giocando».
Per ora però sudate con il preparatore atletico per prepararvi dal lato fisico…
«La preparazione atletica è faticosa, ma è il momento della stagione in cui si sta più insieme ed è fondamentale per conoscerci meglio. Tra il vecchio gruppo di giocatrici e le nuove arrivate si inizia a creare il giusto feeling ed infatti ci si diverte molto».
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