Basket A1 donne, Fondren non pone limiti all’E-Work Faenza: «Quante belle sfide, vorrei giocare i playoff»
Luca Alberto Montanari
Vincente e convincente. Con due vittorie nelle prime tre giornate, l’E-Work si è regalata la miglior partenza possibile e pazienza se - domenica prossima - probabilmente non ci sarà storia sul campo della regina Schio, una delle due squadre a punteggio pieno assieme a Campobasso. L’obiettivo del primo mese era vincere almeno lo scontro diretto del Bubani contro Battipaglia, ma la squadra di Paolo Seletti non si è accontentata e ha fatto pure meglio, perché al debutto ha sconfitto anche Brescia nell’Open Day di A1. Grazie ai 49 punti messi a referto dal tandem composto da Roumy e Reichert, domenica scorsa l’E-Work ha vinto in volata contro una diretta concorrente ed è uscita tra gli applausi di un palazzetto caldo e pieno. Le due straniere sono salite in cattedra soprattutto al momento di fare canestro, come dimostrato dal fatturato (Reichert 27 e Roumy 22), ma un buon contributo lo ha fornito anche Cornelia Fondren, l’americana al debutto in Italia e di conseguenza a Faenza. Per la giocatrice a stelle e strisce sono arrivati 8 punti contro Battipaglia.
Fondren, si aspettava di cominciare la stagione con due vittorie in tre giornate? E che partita è stata quella vinta contro Battipaglia?
«Onestamente non sapevo come sarebbe stato l’inizio della stagione, non mi ero posta nessun obiettivo. Contro Battipaglia, domenica scorsa al Bubani, volevamo solo giocare la nostra partita a mente libera e senza pressioni. Naturalmente volevamo concentrarci sulla difesa. Considerando che abbiamo incassato solo 61 punti, dire che ci siamo riuscite».
Qual è stata la sua prima impressione sulla squadra e sul campionato italiano di A1?
«Quando sono stata scelta da Faenza e ho firmato il contratto, ho subito parlato con il coach. Per tutta l’estate Paolo ed io ci siamo sentiti e abbiamo parlato tanto del gioco e della squadra. Una volta arrivata, sapevo che nella preseason ci saremmo dovute impegnare molto visto che siamo così giovani e lo abbiamo fatto tutte insieme. Il campionato italiano ha i suoi pro e contro. Questo è tutto quello che posso dire al riguardo, anche perchè è ancora molto presto, ma sono molto soddisfatta se ripenso al lavoro che è stato fatto in questi primi due mesi».
Come si è inserita in squadra e come si trova a Faenza?
«Quando arrivi in un posto nuovo ci vuole tempo per adattarti, ma sento che la squadra è stata molto accogliente e mi ha fatto sentire a mio agio. Ringrazio tutti per il supporto e per l’aiuto che mi hanno dato. Entrare in una squadra così e in un ambiente come questo è stato decisamente più facile del previsto».
Può raccontarci il suo percorso e la sua carriera prima dell’arrivo di quest’estate?
«Questa sarebbe una lunga storia, ma per riassumerla potrei dire così: la mia carriera è stata una benedizione sotto mentite spoglie. Nonostante tutte le sfide che ho dovuto affrontare durante il mio percorso, ne è sicuramente valsa la pena essere qui a giocare a livello professionistico».
Cosa si aspetta da questa stagione pensando anche agli obiettivi che può raggiungere la sua squadra?
«Arrivare ai playoff ed essere la versione migliore di me stessa per la squadra. Voglio dare il massimo per la squadra e per le mie compagne».