Basket A1 donne, Faenza sta scoprendo Spinelli: «All’E-Work ricomincio da zero dopo due crociati in due anni»

Una liberazione per due. Per l’E-Work e per Martina Spinelli. Se Faenza ha espugnato Milano strappando la prima vittoria della stagione, la talentuosa giocatrice lombarda, arrivata in Romagna in estate, sta finalmente trovando un po’ di serenità (e di continuità) dopo quasi due anni interi di inattività per colpa di due crociati consecutivi che saltano nello stesso ginocchio.
Spinelli, cominciamo dalla squadra. Vi siete sbloccate.
«Stavamo lavorando tanto e bene per riuscirci, volevamo dare un segnale e lo abbiamo dato dopo aver sprecato al debutto contro Brescia. A Milano abbiamo ottenuto una vittoria brillante, figlia di questo cambiamento che ho potuto ammirare in queste prime settimane di lavoro. All’inizio eravamo ancora un cantiere aperto, ora abbiamo imboccato la strada giusta».
Qual è stata la svolta?
«Io sono sempre stata molto serena a Milano. Rispetto alle altre due gare, questa volta ho sempre sentito la gara in controllo ed ero sicura che avremmo vinto».
A Faenza ha ritrovato Seletti.
«Lo avevo avuto a Costa Masnaga. Il gioco di Paolo è diverso, più particolare. Non è il classico gioco basato sullo schemino, è più libero e ci si concentra sulle letture».
Veniamo a lei. Come si sente?
«Meglio. Arrivo da due anni di stop e da un percorso lungo e difficile, ma ora sto bene».
Tutto cominciò nel 2021.
«Sì, mi ruppi il crociato del ginocchio sinistro in estate con la Nazionale, durante i Mondiali Under 19. Mi operai a settembre, poi riabilitazione di 6 mesi e rientro per qualche gara playoff con Ragusa. Poi sono tornata nuovamente in Nazionale durante l’estate successiva e, prima dell’Europeo Under 20, in amichevole mi sono rifatta male: stesso ginocchio e ancora crociato».
Una batosta.
«E’ stata una brutta botta. Due anni fa, durante il Mondiale Under 19 in Ungheria, mi sentivo benissimo e dopo l’infortunio mi è caduto il mondo addosso, perché era l’anno del grande salto. Dopo 10 giorni avrei iniziato il mio percorso da giocatrice professionista e invece mi sono dovuta fermare sul più bello. Ma il secondo stop è stato molto peggio, devastante non solo dal punto di vista fisico, ma anche mentale. Conoscevo la trafila per il recupero e il tempo non passava più. Poi la seconda volta mi sono fatta male il 20 giugno e mi sono operata ad agosto, perché per due mesi mi avevano parlato di distorsione. Invece, prima di ricominciare con Ragusa, ho scoperto di avere il crociato rotto».
Ora è a Faenza, dove può tornare protagonista.
«Per me questo è l’inizio di tutto, non una semplice ripartenza. Sono arrivata ripartendo da zero. Conosco solo Seletti, che è uno dei motivi per cui ho scelto Faenza, e la tradizione di questa città, molto vicina alla pallacanestro».
Cosa si aspetta da questa stagione?
«Voglio giocare e divertirmi. Sono tornata quella di due anni fa, spensierata. Il ginocchio sinistro funziona, ma ovviamente serve migliorare ancora».
Dopo Milano, ci sono due corazzate ingiocabili.
«Virtus e Venezia sono fortissime, ma noi ci arriviamo serene dopo esserci sbloccate e quindi non avremo nulla da perdere».