Basket A1 donne, E-Work-Ticchi, è una prima volta speciale: «Priolo, Simona, Faenza: quanti ricordi...»

Luca Del Favero
In attesa che prima o poi la ruota giri, o meglio che la palla giri sul ferro ed entri e non faccia come con Moncalieri, Campobasso e Sassari dove è uscita beffardamente, l’E-Work è pronta a vivere la sfida contro la Virtus Bologna al PalaBubani, una di quelle gare che i bookmakers non quoterebbero in quanto «chiusa in partenza». Il pronostico infatti è contrario alle faentine, ma interessante sarà il momento di amarcord che si vivrà sabato alle 20.30 quando ritornerà sul parquet manfredo Giampero Ticchi, protagonista di una stagione indimenticabile alla guida del Club Atletico nel campionato 2005/2006. Sarà la prima volta che il coach di Gradara ritornerà a Faenza da quel giorno e per lui non sarà una partita come le altre: «A Faenza ho lasciato una parte di cuore - afferma - e quando entrerò al PalaBubani sarò emozionato, perché in quell’impianto abbiamo vissuto davvero tante belle emozioni. Ricordo con grande affetto quella stagione».
I tifosi però ripensano soprattutto al «furto di Priolo» con quell’inesistente fallo fischiato all’ultimo secondo soltanto da uno dei due arbitri che diede alle siciliane i liberi per la qualificazione alla finale scudetto…
«Sicuramente a distanza di anni tutti ricordiamo quell’episodio e non capiamo ancora il perché di quella decisione, ma credo che a Faenza mi leghino soprattutto bei ricordi e per fortuna non soltanto quello. La stagione è stata intensa e ricca di soddisfazioni, come ad esempio il terzo posto al termine della regular season, ed inoltre ho conosciuto tante persone speciali che sabato rivedrò volentieri».
E poi ci sarà Simona Ballardini, una delle protagoniste di quella annata, che ora è allenatrice. Come la vede in questa veste?
«La seguo da tempo e anche in questo ruolo ha portato tutta la leadership innata che ha sempre avuto. La squadra la segue perfettamente e gioca la pallacanestro aggressiva che lei vuole. Uno stile di gioco che mette in difficoltà gli avversari ed inoltre le giocatrici hanno dimostrato che nei momenti difficili non mollano mai e reagiscono sempre alla grande».
Che partita si aspetta?
«Penso sarà molto difficile e non è una frase di circostanza. L’E-Work ha grande personalità e carattere ed inoltre ha Kunaiyi-Akpanah che è la migliore rimbalzista del campionato. Senza dimenticare che il PalaBubani inciterà le giocatrici come ha sempre fatto. Servirà grande attenzione e concentrazione per tutti i quaranta minuti».
La sua Virtus oltre a presentarsi da favorita e tra le pretendenti allo scudetto e vuole farsi valere in Eurolega: come valuta la stagione della sua squadra?
«Il nostro obiettivo è portare un trofeo nella bacheca della Virtus e per farlo dovremo ancora lavorare parecchio, perché siamo una squadra giovane che sta crescendo e conoscendosi. In ogni partita diamo il massimo, perché siamo molti motivati dal fatto di volere portare in alto la V del club in ogni competizione a cui prendiamo parte». Il roster della Virtus è, almeno sulla carta, secondo soltanto a quello di Schio con straniere del calibro di Ivana Dojkic, Cheyenne Parker, Iliana Rupert e Kitja Laksa, e italiane come Cecilia Zandalasini, Sabrina Cinili e Futo Andrè: le bolognesi sono insomma una vera e propria corazzata.