Basket A1 donne, E-Work Faenza, nel «caldo» dicembre bisogna allungare... la coperta

Luca Del Favero
Sarà un mese di dicembre piuttosto caldo quello che si appresta a vivere l’E-Work. Le faentine scenderanno in campo quattro volte in 17 giorni con l’obiettivo di migliorare un ruolino di marcia che le ha viste vincere soltanto due delle 9 gare disputate, ma soprattutto saranno chiamate ad un cambio di passo dopo la pesante sconfitta con Ragusa rimediata prima della sosta. 
«È stata una giornata no, ma che non deve più capitare», ha sentenziato il presidente Mario Fermi e dunque tutta la squadra è sotto osservazione, anche se ovviamente nessuno sta facendo drammi per la situazione di classifica. L’E-Work ha infatti vinto le gare che doveva superando San Giovanni Valdarno e Brescia e ora sarà chiamata a ripetersi con Crema e Lucca, le altre due formazioni con soli 2 punti in classifica. Il mese di dicembre inizia però domenica in casa di Sesto San Giovanni, quinta della classe, non certo la migliore cliente per una squadra reduce da 5 sconfitte consecutive e con il morale piuttosto a terra, ma chissà che la reazione non arrivi proprio contro una formazione in corsa per i primi quattro posti. Sabato 10 arriverà poi al Bubani la San Martino di Lupari di coach Serventi, altra avversaria scomoda e difficile da affrontare: questa volta però il pronostico non è a sfavore delle faentine. Gli ultimi due impegni dell’andata saranno domenica 18 a Crema e mercoledì 21 in casa con Lucca, doppietta da non fallire, perché altrimenti sarebbero dolori per l’E-Work che verrebbe risucchiata nella bassa classifica. È chiaro che nessuno in casa manfreda vuole fare calcoli anche perché il nono posto dista già 4 punti e al momento ci si può solo guardare alle spalle e vincere più partite possibile.
In attesa di conoscere il futuro di Nedzwiedzka, decisa a cambiare aria ed infatti la società si sta guardando intorno, l’E-Work ha bisogno di un salto di qualità da parte di molte giocatrici soprattutto in fase offensiva se vorrà davvero avere un cambio di marcia. È ormai chiarissimo che tutto ruota intorno alla coppia composta da Davis e Kunaiyi-Akpanah: le giocatrici stanno viaggiando rispettivamente a 14.3 e a 15 punti di media e sono determinanti anche in altre voci statistiche. 
La guardia statunitense è prima negli assist tra le manfrede con 3.3 passaggi vincenti a partita, mentre la pivot conquista 15 rimbalzi di media e nessuno riesce a fare meglio di lei in A1. La terza realizzatrice è Cupido con 9 punti, poi c’è Moroni con 8.2. Occorrono quindi i canestri di Hinriksdottir, che ne segna 7.7 di media e potrebbe anche prendersi più tiri, ma soprattutto mancano le triple di Policari, che quest’anno tira con il 28% e si sta dedicando più alla difesa che all’attacco. Se l’apporto offensivo di Franceschelli è destinato a migliorare appena entrerà in forma, chi veramente sta deludendo è Nedzwiedzka, giocatrice che oltre al tiro da tre è brava nel contropiede, due qualità che ha soltanto fatto intravedere. Da Baldi, Egwoh e Georgieva non ci si può invece attendere un grande apporto in attacco essendo tutte e tre al debutto in A1 e non avendo la fase offensiva come loro specialità. L’E-Work ha comunque il settimo attacco del campionato con 71 punti di media, a dimostrazione che basta davvero poco per lasciarsi alle spalle definitivamente le ultime della classe, visto il livello basso delle dirette concorrenti per la salvezza.