Basket A1 donne, E-Work Faenza e le giornate speciali di Porcu: «A fine mese tornerò a giocare in C»

Luca Del Favero
«Tu chiamale se vuoi… emozioni» cantava il grande Lucio Battisti e questa frase si addice a Rachele Porcu, pronta a vivere due settimane davvero importanti nelle quali le batterà forte il cuore. La responsabile marketing e comunicazione dell’E-Work ritroverà sabato sera al Bubani la sua Magnolia Campobasso, formazione nella quale ha militato in A2 dal 2018 al 2020 prima di arrivare a Faenza dove è diventata una vera giocatrice, e verso la fine del mese vestirà nuovamente la canotta per debuttare in C Regionale femminile con il Faenza Basket Project. I propositi di ritiro fatti a maggio quando è diventata una dirigente sono fortunatamente stati cancellati, perché era davvero un peccato che una giocatrice così talentuosa si ritirasse dalle scene a soli 25 anni: «Ritorno a giocare perché fuori dal campo si sta male - spiega sorridendo Porcu - soprattutto quando si passa due allenamenti al giorno a non fare più nulla. Ho provato anche la palestra, ma non fa per me e così ho deciso di continuare a giocare».
Una Porcu in C Regionale è destinata ad essere l’Mvp del torneo.…
«Siamo un’ottima squadra che lavora con passione e che si allena con una organizzazione e con allenamenti da A2. Non nascondo che siamo forti, perché ci sono anche Georgieva (nel roster di Ballardini in A1, ndr), Daniela Morsiani, Bandini, Bornazzini e tante giocatrici che sono state in prima squadra oltre alle nostre giovani: ci sarà quindi da divertirsi. Dispiace che Caccoli abbia lasciato per problemi di lavoro e spero che nei prossimi mesi possa riuscire a ritornare a giocare».
Sabato intanto vedrà Campobasso dalla tribuna: che effetto le farà non giocare?
«Strano, ma lo è stato anche l’anno scorso da giocatrice, perché quella società mi ha davvero dato tanto. Sono arrivata negli anni in cui il club iniziava a pensare alla serie A1 ed eravamo molto seguite tanto che quando nel 2019/2020 conquistammo 14 vittorie consecutive in città si parlava quasi soltanto di noi. Il calore della città è unico e mi è bastato un mese per diventare molisana».
Poi è arrivato il Covid.
«Quando il campionato è stato interrotto eravamo prime e chissà cosa sarebbe potuto accadere se fosse terminato. Durante l’estate la società è stata ripescata in A1 e ha subito pensato in grande costruendo una squadra da primi posti senza vivere la classica stagione da neopromossa».
Di quel gruppo c’è ancora qualche giocatrice?
«No, nessuna è rimasta nel roster, ma allena ancora Domenico Sabatelli con cui avevo un rapporto di odio-amore».
Si spieghi meglio.
«Abbiamo caratteri simili e quando ero in campo si rivedeva in me, quindi a volte discutevamo e altre andavamo d’accordo. È stato un secondo padre per me e una figura importantissima per la mia crescita ed infatti ancora adesso ci sentiamo. Sarà bello rivederlo».
Faccia un pronostico sulla partita di sabato.
«Campobasso arriva dalla vittoria con Ragusa dove ha recuperato 12 punti negli ultimi tre minuti e sarà in fiducia, ma anche noi lo saremo. Sarà una bella partita dal risultato non scontato».
Come si è visto lo scorso anno…
«In quella occasione abbiamo giocato i primi 38’ perfetti, ma negli ultimi due siamo crollate e l’esperienza di Campobasso ha fatto la differenza, anche perché venivamo da tante partite giocate in pochi giorni a causa dei recuperi post Covid. Riscattare quella partita sarà una motivazione in più».