Basket A1 donne, E-Work Faenza, da Ragusa a... Ragusa: il primo anno da coach di Simona Ballardini

Romagna | 27 Novembre 2022 Sport
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Luca Del Favero
Simona Ballardini è pronta a festeggiare un anno da allenatrice in serie A1. La ricorrenza correrà pochi giorni dopo il match del 4 dicembre in casa di Sesto San Giovanni (in questo fine settimana il campionato si ferma per dare spazio alle Nazionali) dato che la sua nomina è arrivata nella serata di martedì 7 dicembre 2021. Quel giorno Simona è passata dalla scrivania, dove vestiva i panni di team manager, alla panchina dell’E-Work bagnando il suo esordio al Bubani con Ragusa (66-78), diventata la sua «bestia nera». Contro le siciliane, oltre a non avere mai vinto, sono arrivate le sconfitte più pesanti della sua carriera: il 38-73 in trasferta nella stagione 2021/2022 e il 48-73 dello scorso fine settimana. In dodici mesi Ballardini ha diretto 28 partite vincendone 10. Andando nel dettaglio il campionato 2021/2022 è terminato con un bottino di 8/19, mentre nella stagione in corso le vittorie sono 2 nelle 9 gare giocate. L’avvicendamento di Simona a Diego Sguaizer, tecnico che ha condotto la società alla storica promozione in A1 e che non era riuscito ad entrare in sintonia con le giocatrici nella massima serie, ha portato una nuova mentalità nella squadra, quella voglia di non mollare mai e di lottare su ogni pallone che ha sempre contraddistinto «SuperSimo» da giocatrice. Per raggiungere il suo obiettivo Ballardini ha dovuto sudare e lavorare parecchio, perché la squadra non era pronta nelle prime sue gare a mantenere ritmi alti in difesa e grande intensità nei quaranta minuti ed infatti dopo buone partite, calava nel finale. La prima vittoria è arrivata il 2 febbraio a Broni, ma nel mese di gennaio l’E-Work non ha mai giocato a causa del Covid che ha colpito il gruppo lunedì 27 dicembre all’indomani della sfida con San Martino di Lupari, e anche in questa circostanza di emergenza l’allenatrice non si è persa d’anima, continuando a lavorare senza lamentarsi. Settimana dopo settimana la squadra è cresciuta ottenendo anche successi importanti con l’unico scivolone avvenuto a Ragusa dove non ha mai lottato. Negli altri casi la determinazione non è mancata anche nelle gare con le big perse con ampio scarto. Il clou è arrivato nei playout con la doppia vittoria con Broni, serie vinta tutto sommato con facilità grazie proprio alla coesione nata all’interno del gruppo che ormai si muoveva come voleva la sua allenatrice. Il capolavoro tattico è stato il rivitalizzare Kunaiyi-Akpnah facendola diventare il fulcro del gioco, trasformandola da una giocatrice normale ad una dominatrice sotto i tabelloni facendola chiudere con 12 punti e 15 rimbalzi di media. Non ha a caso il presidente Fermi ha capito di doverle rinnovare il contratto a stagione in corso per evitare che se ne andasse. Anche Jori Davis con Simona è diventate parte integrante del gioco per leadership e punti ed infatti l’allenatrice l’avrebbe voluta tenere quando la società le ha rescisso il contratto a giugno per poi puntare su di lei quando Kionna Jeter è tornata sui propri passi non volendo venire a Faenza. Passando alla stagione in corso, la mano di Ballardini si è vista sin da subito avendo potuto lavorare con la squadra dall’estate. L’E-Work sta tutto sommato girando bene mostrando grinta e carattere, ma ha avuto la sfortuna di vedere la palla ballare in maniera sfortunata sul ferro allo scadere con Moncalieri, Campobasso e Sassari condannandola a tre ko immeritati. L’unico vero passo falso è stato con Ragusa, soprattutto dal laro dell’atteggiamento, e alla ripresa del campionato si vedrà se è stato soltanto un incidente di percorso. Le due vittorie ottenute sono arrivate negli scontri diretti con Brescia e San Giovanni Valdarno e ora sono da vincere quelli con Crema (18 dicembre) e Lucca (21 dicembre) per lasciarsi alle spalle le avversarie dirette e puntare al nono posto che garantirebbe la salvezza diretta senza passare dai playout, mentre le cinque sconfitte consecutive sono figlie anche di un calendario duro. I play off non sembrano obiettivamente alla portata, almeno ad oggi. Intanto, la squadra sta sfruttando la sosta per mettere a posto gli automatismi. Le uniche assenti sono Hinriksdottir, impegnata con la Nazionale islandese nelle qualificazioni agli Europei del 2023, e Cupido, al raduno della Nazionale 3vs3. Incerto è il futuro di Niedzwiedska, in odore di taglio. La società non è contenta del suo rendimento e sta muovendosi sul mercato delle comunitarie per cercare una sostituta.
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