Basket A1 donne, E-Work a «stelle e strisce» con Davis, in arrivo anche Manzotti e Castello
Luca Del Favero
Sta nascendo una E-Work sempre più interessante con giocatrici in grado di infiammare il pubblico e di conquistare la salvezza in tranquillità, perché questo sarà l’unico obiettivo delle faentine nella prossima stagione. Se infatti ormai le confermate Schwienbacher, Porcu, Franceschelli, Morsiani e Policari non sono più una novità come le «nuove entrate» Cupido, Kunaiyi-Akpanah e Llorente, la curiosità è legata ai nomi degli ultimi tre tasselli del puzzle di coach Sguaizer (che avrà ovviamente Cristina Bassi come vice) e tutti sono già stati individuati: saranno la guardia statunitense Jori Davis, l’ala piccola Giulia Manzotti e l’ala\pivot Elena Castello. Il capolavoro è Davis, perché è l’ennesimo obiettivo centrato dalla dirigenza. L’allenatore faentino chiedeva infatti una giocatrice d’esperienza che conoscesse il nostro campionato e che fosse abituata a lottare per la salvezza. Davis ha tutte queste caratteristiche perché, oltre ad aver compiuto 32 anni ad aprile, ha militato per oltre dieci anni in Europa e quattro stagioni in A1 dividendosi tra San Martino di Lupari, Torino, Battipaglia e Costa Masnaga, tutte formazioni che ha condotto alla salvezza. A portare ancora più leadership ed esperienza c’è il curriculum europeo, che le ha fatto vestire la canotta del Valencia nella massima serie spagnola e dell’Olympiakos Atene nell’ultimo campionato, tornei impegnativi dove si è fatta valere. La sua attitudine è quella di realizzatrice come si è vista ai tempi dell’high school e dell’università, dove ha raccolto record su record, e all’occorrenza potrebbe essere schierata anche da ala piccola, magari in coppia con Franceschelli.
Manzotti, classe 1993, ha incrociato nell’ultima stagione l’E-Work vestendo la maglia di Selargius e in entrambe le partite si è fatta notare con 17 punti all’andata e 22 al ritorno. La giocatrice, che ritorna in A1 dopo l’annata a Palermo nel 2019/2020, si contenderà il posto in quintetto con Policari.
Passando al reparto delle lunghe, sarà Elena Castello, ala\pivot classe 1998 nelle ultime tre stagioni a Broni in A1, la quarta giocatrice in quel settore del campo. La scelta di non puntare su un centro puro è dovuto al fatto che con questo innesto l’E-Work potrà avere molte soluzioni tattiche, potendo far giocare Castello da ala grande o da pivot proprio come Llorente, grazie anche ai suoi 185 centimetri. L’ex Broni ha dimostrato con le nazionali giovanili di avere grandi qualità e nella massima serie si è ritagliata un ruolo importante, tanto che a Faenza sarà sicuramente un prezioso aiuto entrando dalla panchina. Completato il roster faentino ora si attendono le ufficialità e il responso sul futuro di Ballardini, che con tutta probabilità vestirà i panni di team manager ritirandosi dal basket giocato. Sul fronte partenze, invece, dopo Soglia, che è passata a Villafranca, anche Brunelli è rimasta in A2 firmando con Firenze, mentre Caccoli potrebbe restare al Faenza Basket Project, magari giocando nella squadra di serie C Regionale. Stupenda la storia di Caccoli, che ha sempre giocato con la maglia del Faenza Basket Project già dal 2014 quando era ancora Scuola Basket Faenza e addirittura l’ala faceva già parte della squadra dal 2011, quando la società si chiamava Basket Lugo e militava in C. Oltre ad aver vissuto tutta la scalata dalla B all’A1, ha vestito i gradi di capitana nelle stagioni in cui Ballardini era l’allenatrice.