Basket A1 donne, Cupido e le troppe occasioni perse da Faenza: «E-Work, con Ragusa per il riscatto»

Tomaso Palli
Perdere un derby fa sempre male. Perderlo così, forse, lascia spazio a qualche speranza e ottimismo in più guardando quelli che saranno i prossimi appuntamenti. Il primo, ancora al Bubani, quello di sabato (ore 20.30) contro Virtus Eirene Ragusa. Una partita utile a testare la reazione delle ragazze di Ballardini e un vero e proprio scontro diretto, sia per il valore della squadra avversaria sia per cosa recita, fino a questo momento, la classifica. Ad essere convinta della forza della propria squadra è anche l’esperta playmaker Rosa Cupido che, al suo secondo anno di E-Work, detta la linea da seguire: «Stiamo disputando una buona stagione ma serve migliorare concretizzando le prestazioni, dobbiamo essere più ciniche e lucide nei momenti difficili», spiega la giocatrice napoletana, convocata dalla Nazionale azzurra di basket 3x3.
Cupido, qual è il suo bilancio fino a questo momento?
«Sono convinta ci siano stati dei segnali positivi. Abbiamo disputato buone partite contro squadre importanti. E l’esempio è recente, l’ultima che abbiamo giocato in casa contro Virtus Bologna. L’unico rammarico è quello di aver perso punti in partite in cui si poteva fare di più, tipo con Campobasso o Sassari. Soprattutto in quest’ultima, dove non abbiamo giocato al meglio, resta il rammarico dei punti persi perché oggi, con un risultato diverso in determinate occasioni, si poteva essere a 8 punti invece che a 4, tutta un’altra storia. Su questo c’è un po’ di amaro in bocca». 
È al secondo anno con l’E-Work. Cosa è cambiato?
«Con l’inserimento di una quarta straniera, rispetto all’anno scorso, sono cambiate le cose. Perché una straniera permette di aumentare il livello della squadra. A parte questo, così come l’anno scorso anche nell’attuale stagione, noi continuiamo il lavoro giorno dopo giorno in palestra, come sempre abbiamo fatto, seguendo le indicazioni di Simona (Ballardini, ndr)».
Proprio Ballardini che è al secondo anno sulla panchina. Una crescita anche per lei?
«L’anno scorso si è trovata catapultata sulla panchina della massima serie, una cosa praticamente nuova. Quest’anno ha sicuramente più certezze nel ruolo rispetto alla passata stagione. E inoltre, iniziare l’anno fin da agosto e settembre con la propria squadra, piuttosto che subentrare a novembre o dicembre, è sicuramente meglio. È una persona che ti chiede di lavorare duro, come è giusto che sia, e ti premia se tu dai». 
Domenica arriva Ragusa: che partita si aspetta?
«Dopo la prestazione di domenica, arriveremo con la consapevolezza di potercela giocare con chiunque. Ci metteremo intensità e tanta voglia di riscatto per prenderci quei due punti che magari abbiamo perso in altre partite. Loro sono in un momento particolare tra cambio di allenatore e la sconfitta in casa di domenica. Consapevoli di questo, punteremo a fare la nostra partita». 
Come ha trovato le avversarie?
«Togliendo le solite tre o quattro squadre, le grandi favorite del campionato con roster di altissimo livello, credo che quest’anno il livello sia leggermente più equilibrato della passata stagione. Tutte le squadre possono quindi dare fastidio a chiunque. E abbiamo avuto l’esempio anche recentemente con la partita tra San Martino e Crema: quest’ultima era ancora a zero punti ma ha giocato una signora partita vincendo contro una squadra che di punti ne ha otto. E questo dimostra il grande equilibrio. Perciò bisogna limitare al minimo gli errori e prendere più punti possibile ogni volta che ne abbiamo la possibilità».