Bagnacavallo, San Michele «su prenotazione»

Federico Savini
Ingressi contingentati, mascherina obbligatoria, mercato ridotto, area bambini spostata nel più gestibile Giardino dei Semplici, spettacoli teatrali al Goldoni su prenotazione, musica elettronica e performance all’ex convento su prenotazione, niente palco in piazza, sei osterie su prenotazione e un piano speciale per la gestione dei flussi. Si presenta così la Festa di San Michele 2020, la più grande fra quelle della provincia che si terranno nonostante l’emergenza sanitaria (in attesa di sapere con precisione come sarà organizzata la Notte d’Oro di Ravenna), ma pur sempre un segnale di agognata ancorché prudente ripartenza per il territorio della Bassa Romagna e non solo, anche perché le mostre di livello, i «tour insoliti» della città e gli eventi di qualità non mancheranno neanche quest’anno.
Fedele al suo taglio «elevato» - comprovato anche dal tema dell’edizione 2020, dedicata ai «Viaggi interiori» -, San Michele riempirà le strade, i palazzi e gli angoli nascosti di Bagnacavallo da venerdì 25 a martedì 29 settembre. «Non si tratta di coraggio e la sicurezza è una cosa che per sua natura non è mai garantibile al 100%, proprio in natura, al di là dell’emergenza sanitaria - ci tiene a precisare Eleonora Proni, sindaco di Bagnacavallo -. La festa di San Michele quest’anno sarà diversa, sarà contingentata con obbligo di mascherina, con gli ingressi monitorati e le prenotazioni per eventi ed osterie, senza contare che monitoriamo costantamente l’evoluzione del virus e alcuni pezzi di programmazione potrebbero venire annullati all’ultimo. San Michele è una festa molto corale e va al di là dei 5 giorni della festa. Quest’anno, senza farlo apposta, il tema del “viaggio interiore” si è prestato a riflettere insieme su quello che abbiamo vissuto e stiamo vivendo, è il significato più importante della nostra festa; il distanziamento fisico impone un coinvolgimento impone una vicinanza ideale, di comunità. Ovviamente le mostre e gli eventi tengono conto della pandemia, sia per l’organizzazione che per i contenuti».
A livello gastronomico, oltre a rinomato dolce che porta il nome dela festa, le osterie, come detto, saranno sei, con obbligo di prenotazione: si tratta di Mucho Gusto (a San Pietro in Sylvis), La Cicala (via Garibaldi 75), L’Azdora (via Mazzini 49), I sapori della Musica (via Baracca 8), Ristor’Ail (via Cadorna 12) e la Locanda dell’Arcangelo (via Mazzini 1), oltre a qualche piccolo punto ristoro gestito da associazioni di volontariato secondo i protocolli Covid.
Altra grande protagonista della festa è l’arte, che ha aperto i battenti l’11 settembre, quando a San Francesco ha inaugurato la mostra «Non giudicare», progetto espositivo che prende spunto dalla devozione dell’arcangelo Michele per indagare, attraverso le opere di quattordici artisti romagnoli, l’attualità di questa figura e la simbologia che l’accompagna (a cura di Viola Emaldi per il collettivo Magma). Il museo delle Cappuccine ospita quest’anno il visual artist milanese Fabrizio Dusi con «Insieme al mondo, piangere, ridere, vivere», dedicato alle ricadute della pandemia. Alla biblioteca Taroni si affronterò, con i volumi del Fondo Antico, proprio il tema del «viaggio interiore» e non mancheranno allestimenti d’arte, scultura e fotografia nell’atrio del Municipio (Totem di Davide Medri), nell’antica calleria (Il poeta e il contadino: Tonino Guerra, Italo Graziani e Bagnacavallo), alla chiesa del Suffragio (Tempo liquido e Metafo(to)re, a cura del Cine Circolo Foto Amatori bagnacavallese) e al Sacrario dei Caduti (In cerca di ali, a cura di BiArt Gallery).
La riapertura del teatro Goldoni farà sempre parte del programma di San Michele, visto che Accademia Perduta proporrà proprio in teatro lo spettacolo per bambini Enrichetta dal ciuffo (domenica 17 alle 18), mentre lunedì 28 (ore 18 e 20) e martedì 29 (ore 11 e 15) andrà in scena Aspettando Dracula, per 15 persone alla volta (prenotazioni allo 0545/64330). Sempre il teatro ospiterà martedì 29 alle 21 il concerto barocco de La Fonte Musica «Un giorno danzando», a cura di Accademia Bizantina, che poi il 4 ottobre (a festa terminata) porterà «I Quartetti di Mozart con il fortepiano» con Valeria Montanari alla chiesa di San Girolamo (ore 17.30).
San Michele è poi da sempre l’occasione per scoprire e riscoprire i luoghi più belli del centro della città, con una serie di visite guidate in centro (26 e 27 settembre ore 15 e 17; 28 settembre ore 18 e 21; 29 settembre ore 17, 19, 21; prenotazioni al 0545/280898), in teatro (26 settembre ore 15 e 17; 27 settembre ore 10 e 15; 29 settembre ore 17), al Podere Pantaleone (26 e 27 settembre; 3 e 4 ottobre, ore 15), a San Pietro in Sylvis (su prenotazione al 331/7973459, con osteria ogni sera della festa), ma soprattutto attraverso il progetto Interno 5, curato da Paolo Tassinari, con allestimenti in luoghi inaspettati del centro storico.
Per quanto riguarda la musica, non sarà allestito il palco in piazza della Libertà, che sarà comunque animata dalle associazioni Doremi e Suburbia e, venerdì 25, dalla danza urbana di Beat Ballet. Torneranno i concerti nelle chiese (sabato 26 alle 20.15 al Carmine oro, organo e trio d’archi con la corale Ebe Stignani; domenica 27 Romagna Brass alla Collegiata San Michele; lunedì 28 Paolo Parmiani e l’orchestra lughese «Scuola e Musica» sempre alla Collegiata, come pure il concerto per organo e voci soliste di martedì 29), mentre San Francesco si confermerà il cuore della sperimentazione con un certo appeal hipster grazie ai concerti di musica elettronica a cura di Magma, con notevoli nomi del settore: venerdì 25 il collettivo Squadra Omega, simbolo della corrente «Italian Occult Psychedelia» (ore 22.15, 5 euro), sabato 26 la lanciatissima compositrice minimal-elettronica Caterina Barbieri (10 euro) e lunedì 28 il progetto multimediale Loren, ideato da Francesco D’Abbraccio (5 euro).