“È stato un anno difficilissimo il 2023 - dichiara Stanislao Fabbrino, amministratore delegato di Deco Industrie - con i danni della drammatica alluvione e le conseguenze sugli stabilimenti produttivi, tuttavia, nonostante le difficoltà, il fatturato consolidato è cresciuto del 16% rispetto al 2022 superando abbondantemente la soglia dei 200 milioni di euro, per la precisione 226,5, risultato mai raggiunto nella nostra storia. Anche sul fronte della redditività i dati sono molto positivi e l’ebitda cresce fino a sfiorare il 13% di incidenza rispetto al fatturato, la posizione finanziaria netta vede una forte diminuzione da 22 milioni (nel 2022) a 13 milioni (nel 2023). I primi dati del 2024 ci fanno pensare che proseguirà la nostra crescita ma non possiamo metterci comodi perché la storie recente ci ha insegnato che gli scenari cambiano velocemente e ci si deve sempre far trovare pronti e reattivi”.
“La cooperativa - dichiara Antonio Campri, presidente di Deco Industrie - ha investito nel welfare aziendale più di 200mila euro nel 2023 e ha completando il percorso di certificazione di genere, garantendo pari opportunità di partecipare ai percorsi di carriera e alla governance della cooperativa. Il benessere dei lavoratori è sostenuto anche grazie a specifici strumenti come il congedo parentale, i benefit medici e finanziari, e altre iniziative di benessere promosse dalla cooperativa come il coinvolgimento dei dipendenti in maniera continuativa in momenti di ascolto e con indagini su temi e iniziative specifiche. Rispetto al territorio, la cooperativa ha investito 100 mila euro in interventi diretto a favore delle attività sportive e culturali delle zone dove opera e si serve, quanto più possibile, di fornitori localizzati nelle zone limitrofe alla produzione. Il risultato di esercizio è stato destinato in gran parte a riserva indivisibile e per la restante parte al fondo mutualistico per lo sviluppo della cooperazione”.