Bagnacavallo, è già pronta la stagione teatrale del Goldoni

Romagna | 01 Agosto 2023 Cultura
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A seguito di un anno di straordinari consenso e partecipazione di pubblico, il teatro Goldoni, grazie all’impegno congiunto dell’Amministrazione Comunale di Bagnacavallo e Accademia Perduta/Romagna Teatri, prosegue il suo impegno artistico e progettuale volto ad affermarsi sempre più come “rappresentanza” culturale di primaria importanza della città. Un luogo di inestimabile pregio storico-architettonico e uno spazio “vivo e vissuto”, tanto dai numerosi pubblici del territorio che lo frequentano quanto dagli Artisti e dalle Compagnie che, anche quest’anno, lo hanno eletto a sede di prove, riallestimenti e “Prime” nazionali.

La Stagione Teatrale 2023/24, con la Direzione Artistica di Claudio Casadio e Ruggero Sintoni, propone un marcato segno di altissima qualità, con traiettorie che si muovono in tante e diverse “destinazioni”, volte a incuriosire e attrarre gusti e preferenze dell’intera comunità, nella consolidata ottica di inclusività e apertura. Il cartellone principale della Stagione, rappresentato in doppia replica, vedrà alternarsi sul palcoscenico importanti allestimenti, interpreti e registi del panorama nazionale: Maria Amelia Monti e Marina Massironi, interpreti del brillante Il marito invisibile che, proprio a Bagnacavallo, sarà riallestito per il debutto della nuova tournée; Simone Cristicchi con il suo nuovo spettacolo Franciscus, presentato in “Prima nazionale”. Dopo la presentazione all’ultima edizione del Festival dei 2Mondi di Spoleto, arriverà al Goldoni Zio Vanja di Čechov nell’originale rilettura registica di Leonardo Lidi che vede tra i suoi interpreti Angela Malfitano, Francesca Mazza e Massimiliano Speziani, quest’ultimo noto a Bagnacavallo per le tante iniziative culturali curate insieme a Renata M. Molinari per La Bottega dello Sguardo di cui è vicepresidente; segue l’esuberante Chiara Francini con il ‘one woman show’ Forte e Chiara. Le atmosfere sognanti, eteree e malinconiche di Federico Fellini rivivranno sul palcoscenico grazie a Monica Guerritore e Claudio Casadio, interpreti principali di Ginger & Fred, nuovissima co-produzione di Accademia Perduta e adattata dalla stessa Guerritore dall’omonimo film del Maestro riminese. In chiusura di Stagione arriveranno Giacomo Poretti e Daniela Cristofori con Funeral Home e il divertentissimo Tre uomini e una culla, interpretato da Giorgio Lupano, Gabriele Pignotta e Attilio Fontana. Per tutti i protagonisti della Stagione, si confermano gli Incontri con gli Artisti al Ridotto alle ore 18 del secondo giorno di rappresentazione (l’ingresso agli Incontri è gratuito). Il cartellone sarà arricchito da un Fuori Abbonamento: Telepathy, il nuovo spettacolo di Francesco Tesei, il “Mentalista” più bravo e importante d’Italia, già applaudito in passato al Goldoni con le sue precedenti e sorprendenti performance.

Il cartellone “più giovane” del Goldoni, Teatri d’Inverno – Sguardi sulla Drammaturgia Contemporanea, sarà quest’anno ampliato a sette appuntamenti che coinvolgeranno anche gli spazi del Ridotto: dal pluripremiato collettivo Les Moustaches con la sua nuova creazione I cuori battono nelle uova a Roberto Anglisani con Il Minotauro diretto da Maria Maglietta.
Ancora: Letizia va alla guerra, un tragicomico racconto di tenerezza e verità con Agnese Fallongo e Tiziano Caputo; Notti, spettacolo ispirato a Le notti bianche di Dostoevskij con la visionaria regia di Rajeev Badhan; P come Penelope di Paola Fresa, rilettura contemporanea del mitologico personaggio, presentato in “Prima nazionale”; il surreale Se ci sei batti un colpo interpretato da Fabio Mascagni, un testo di Letizia Russo per la regia di Laura Curino e, infine, Andrea Pennacchi con Pojana e i suoi fratelli.
Ampia e altamente qualificata sarà come sempre l’offerta teatrale per le giovani generazioni, modulata nelle rassegne Favole e Teatro Scuola e anticipata, in occasione delle celebrazioni di San Michele, dallo spettacolo I musicanti di Brema della compagnia Teatro Perdavvero.
Grazie alla consolidata collaborazione con Accademia Bizantina e Ottavio Dantone, la musica colta di Bagnacavallo Classica (rassegna dettagliatamente presentata in separata sede) sarà nuovamente protagonista al Goldoni, ampliando così l’offerta culturale per il pubblico così come, per gli amanti delle tradizioni, torneranno le rappresentazioni in lingua vernacolare portate in scena da alcune delle più seguite compagnie del territorio.

Prima di passare alla dettagliata presentazione della Stagione, va sottolineato che, tra Prosa, Teatro Contemporaneo e Teatro Ragazzi, ben cinque sono le produzioni di Accademia Perduta/Romagna Teatri: Franciscus, Ginger & Fred, I cuori battono nelle uova, P come Penelope, I musicanti di Brema. Un elemento di primaria importanza e particolare prestigio che eleva il Goldoni a Centro di Produzione di rilevanza nazionale nel Sistema Teatrale italiano e lo qualifica, oltre alle ospitalità, come vera e propria “officina creativa” in continuo fermento.

 
LA PROSA
Maria Amelia Monti e Marina Massironi presentano al Teatro Goldoni la “Prima” del riallestimento di Il marito invisibile, scritto e diretto da Edoardo Erba, la prima commedia in video-call! Una videochat fra due amiche cinquantenni, Fiamma e Lorella, che non si vedono da tempo. I saluti di rito, qualche chiacchiera, finché Lorella annuncia a sorpresa: mi sono sposata! La cosa sarebbe già straordinaria di per sé, vista la sua proverbiale sfortuna con gli uomini. Ma diventa ancora più incredibile quando rivela che il nuovo marito è invisibile! Un’esilarante commedia sulla scomparsa della nostra vita di relazione con le due protagoniste che accompagnano, con la loro comicità, in un viaggio che dà i brividi per quanto è scottante e attuale (14 e 15 ottobre ore 21).

“Prima nazionale” per Franciscus. Il folle che parlava agli uccelli, il nuovo progetto di e con Simone Cristicchi co-prodotto da Accademia Perduta/Romagna Teatri. Al centro dello spettacolo, il labile confine tra follia e santità, tema cardine della vita personale e spirituale di Francesco. Ma anche la ricerca della spiritualità universale, l’utopia necessaria di una nuova umanità che riesca a vivere in armonia con il creato. Temi che, nel frastuono della società in cui viviamo, diventano ancora più urgenti e vividi. Uno spettacolo ad alta intensità emotiva, che fa risuonare potenti in noi le domande più profonde e ci spinge a ricercarne una possibile risposta (4 e 5 novembre ore 21).

Dopo il debutto al Festival dei 2Mondi di Spoleto, arriva a Bagnacavallo Zio Vanja nella rilettura registica di Leonardo Lidi che, dopo Il gabbiano, prosegue il suo percorso sul teatro di Čechov. Scritto nel 1897, Zio Vanja è uno dei capolavori assoluti del teatro cechoviano che consente di esplorare senza compromessi le relazioni familiari e interpersonali dei personaggi, la brutalità di una convivenza forzata per lungo tempo tra persone che non provano empatia tra di loro, l’impossibilità di essere felici. Interpretato da un grande cast corale che comprende Giordano Agrusta, Maurizio Cardillo, Ilaria Falini, Angela Malfitano, Francesca Mazza, Mario Pirrello, Tino Rossi, Massimiliano Speziani, Giuliana Vigogna (13 e 14 dicembre ore 21).

Seguirà l’esuberante Chiara Francini con il ‘one woman show’ Forte e Chiara. Con il sarcasmo e l’ironia tagliente che la contraddistinguono, l’attrice ripercorre la sua vita in un racconto in cui si intrecciano musica, vicende personali e pubbliche, con l’imperativo di dire sempre la verità, non fare sconti a nessuno, in primis a sé stessa (23 e 24 gennaio ore 21).

Monica Guerritore e Claudio Casadio sono i protagonisti di Ginger & Fred, spettacolo tratto dalla sceneggiatura di Federico Fellini, Tonino Guerra e Tullio Pinelli e nuovissima co-produzione di Accademia Perduta. È Natale. Pippo e Amelia, in arte Ginger & Fred, due ex ballerini, famosi un tempo, sono stati invitati a esibirsi nello show natalizio di una televisione privata. L’invito serve alla Produzione solo per riempire lo spazio che chiamano “rigatteria d’antan”.
Ma Amelia e Pippo non lo sanno e hanno accettato per ritrovare forse la magia di un tempo o forse un sentimento che si erano negati in gioventù. Nelle ore che precedono lo show i due vengono travolti da un caravanserraglio di personaggi improbabili, sosia, dilettanti allo sbaraglio che aspirano a un attimo di felicità e notorietà. Amelia e Pippo in quel contenitore sgargiante e vociante appaiono come due essenze pure e spaesate… Un grande spettacolo di Compagnia (i due protagonisti sono affiancati da altri sette attori) che porta sul palcoscenico, con l’adattamento e la regia della Guerritore, le atmosfere sognanti, eteree, malinconiche e ironiche del Maestro del cinema italiano (7 e 8 febbraio ore 21).

Giacomo Poretti e Daniela Cristofori in Funeral Home interpretano una coppia di anziani in continua lite, un po’ con ferocia un po’ con tenerezza, in occasione di un funerale. Avrebbero il tempo di rendere omaggio alla salma ma, nemmeno a dirlo, lui non ne vuole sapere. Perché la morte lo terrorizza, anzi non ne vorrebbe proprio parlare. Lei, invece, ne vuole parlare, eccome! Proprio come ne parlano gli anziani, curiosi, intimoriti, rassegnati e speranzosi. Uno spettacolo follemente divertente e poetico (27 e 28 febbraio ore 21).

Chiude il cartellone Tre uomini e una culla, spettacolo tratto dalla celebre commedia cinematografica di Coline Serrau, interpretato, nei ruoli principali, da Giorgio Lupano, Attilio Fontana e Gabriele Pignotta, quest’ultimo anche regista. La commedia è un mix di tenerezza e umorismo che tratta, con delicatezza, l’argomento della paternità “improvvisata”. La piccola Marie piomba nella routine libertina di tre scapoli incalliti che condividono un appartamento, conquistando il loro affetto ma sconvolgendone e rivoluzionandone la vita… (7 e 8 marzo ore 21).

La Stagione è poi arricchita dal “Fuori Abbonamento” di Telepathy di Francesco Tesei, il “Mentalista” più bravo e importante d’Italia, già in passato applaudito al Teatro Goldoni con i suoi precedenti spettacoli. Con Telepathy, il Mentalista tenta di accorciare le distanze tra le persone, tornando a giocare con interazioni fondate sulle parole ma anche sui gesti, azioni, respiri e sorrisi. Per gettare la maschera, vivere emozioni reali e non virtuali e costruire, con la partecipazione attiva del pubblico, qualcosa che si potrebbe definire con il neologismo: “telempatia” (1 marzo ore 21).


TEATRI D'INVERNO
La nuova edizione di Teatri d’Inverno – Sguardi sulla Drammaturgia Contemporanea sarà ampliata a sette spettacoli che coinvolgeranno, in alcune occasioni, anche lo spazio del Ridotto. Come nelle precedenti Stagioni, Teatri d’Inverno vuole essere un’ampia mappa progettuale, estesa a tutti gli spazi gestiti da Accademia Perduta, dedicata al Teatro del nostro presente, tracciando nuove linee artistiche ed espressive su cui sviluppare riflessioni, suggestioni e temi della nostra epoca.

Inaugura questo percorso, l’8 novembre alle ore 21, il pluripremiato collettivo Les Moustaches con la nuova creazione I cuori battono nelle uova. Tre donne, ognuna di loro porta un lungo camice che ne nasconde le forme, tranne quelle delle loro pance che sono gonfie e tonde. Le tre aspettano un figlio, il loro primo figlio. Le pance delle donne si mostrano piene e levigate, ricordano tre bellissime uova, tanto forti quanto fragili. Il disegno del domani dei propri figli condizionerà il comportamento delle tre donne che, mosse da un amore cieco, si spingeranno in azioni, paure e dinamiche nascoste nel più buio cassetto dell’animo umano.

Segue, il 21 novembre alle ore 21 al Ridotto, Roberto Anglisani con Il Minotauro, la cui regia è firmata da Maria Maglietta. La drammaturgia narra l’incontro tra il Minotauro e Icaro ragazzino.
I due si avvicinano grazie a un pallone lanciato per sbaglio nel labirinto da Icaro che andrà a recuperarlo e lì vedrà per la prima volta “Il Mostro” di cui tutti hanno paura. Ma Icaro non fugge e piano piano conosce quell’essere rinchiuso, ascolta i suoi racconti e ne diventa amico fino a tentare di difenderlo da Teseo che è venuto per ucciderlo. Non ci riuscirà e non gli resterà altro che difendere il suo amico in un discorso alla città di Creta che non ha saputo ascoltare, e quindi non ha potuto conoscere e di conseguenza amare, uno dei suoi figli.

Tre grandi donne, due guer¬re mondiali, un sottile fil rouge a unirle: uno stesso nome, un unico destino. Letizia va alla guerra. La suora, la sposa, la puttana, portato in scena da Agnese Fallongo con le musiche dal vivo di Tiziano Caputo, è un racconto tragicomico, di tenerezza e verità. Tre don¬ne del popolo, irrimediabil¬mente travolte dalla guerra nel loro quotidiano, che si ritroveranno a sconvolgere le proprie vite e a compiere, in nome dell’amore, piccoli grandi atti di coraggio. Uno spettacolo delicato che racconta uno spaccato drammatico della storia d'Italia, capace tuttavia di alternare momenti di pura comicità ad attimi di commozione (12 dicembre ore 21).

La compagnia Slowmachine propone poi Notti, uno spettacolo firmato da Rajeev Badhan dalla forte tensione visionaria, un dialogo tra teatro, video e video live, realizzato partendo da una riflessione sul racconto Le notti bianche di Dostoevskij, passando attraverso Amore liquido di Bauman, in cui due e più livelli visivi e temporali si intrecciano nella ricerca di un senso profondo nelle relazioni ai nostri tempi. In scena tre attori/autori di una storia che si sdoppia, tra parallelismi e seconde dimensioni, producendo nuovi interrogativi (22 gennaio ore 21).

Nello spazio del Ridotto si susseguiranno poi P come Penelope di Paola Fresa, una rilettura contemporanea del mitologico personaggio, prodotta da Accademia Perduta (1 febbraio ore 21) e Se ci sei batti un colpo, un testo di Letizia Russo, diretto da Laura Curino e interpretato da Fabio Mascagni (17 febbraio ore 21). Nel primo spettacolo, in uno spazio chiuso e asettico come un laboratorio di analisi, viene messa sotto il microscopio l’iconica storia di Penelope, cercando di restituire alla figura universale del mito il suo sguardo negato, quello della donna che l’ha subito-vissuto, riconoscendo così una funzione attiva nella narrazione della sua vita. Nel secondo titolo si narra la storia surreale e tragicomica di un uomo che ha tutto ciò che gli serve, tranne il cuore! Il racconto della sua straordinaria esistenza di senza cuore è anche una lente per osservare, con ironia politicamente scorretta e poesia, tutto ciò che fa della vita il regno della meraviglia e della noia, della normalità e della follia, del desiderio e dell’incomprensione: dalle relazioni famigliari a quelle sentimentali, dall’amicizia al lavoro, dalla visione spirituale a quella scientifica, dalle domande dei bambini ai dubbi degli adulti.

Chiude la rassegna, il 9 aprile alle ore 21, Andrea Pennacchi con Pojana e i suoi fratelli, uno spettacolo ferocemente ironico, implacabile e graffiante che porta in scena una schiera di personaggi forgiati dall’immaginazione di Pennacchi. Assieme al musicista Giorgio Gobbo, l’autore e attore veneto racconta al pubblico le surreali storie del Nordest che “fuori dai confini della Padania” non conosce nessuno…

La proposta artistica del Teatro Goldoni per il pubblico dei bambini e delle famiglie partirà domenica 1 ottobre alle ore 18, in occasione della Festa di San Michele, con lo spettacolo, Fuori Abbonamento, I musicanti di Brema, portato in scena dalla compagnia Teatro Perdavvero e prodotto da Accademia Perduta. I protagonisti di questa favola sono un asino zoppo, un cane sdentato, un gatto senz’unghie e un gallo con un’ala rotta che, rifiutati dai padroni per via dei loro “difetti”, decidono di partire per la città di Brema dove vogliono farsi assumere dall’orchestra musicale cittadina. Durante il viaggio, in mezzo al bosco, s’imbattono nella casa dei briganti, dentro alla quale intravedono una tavola piena di cose buone da mangiare. Ma prima di sfamarsi bisogna liberarsi dei briganti e l’unico modo per riuscirvi sarà quello di collaborare…


LE FAVOLE
Il cartellone dedicato alle Favole sarà poi inaugurato, domenica 12 novembre alle ore 17, da I viaggi di Sindbad il marinaio, spettacolo della compagnia Fratelli di Taglia liberamente ispirato a alla favola Sindbad il marinaio de Le Mille e una Notte. Sindbad, ricco mercante di Baghdad, dopo aver sperperato tutti i suoi beni, si imbarca e prende il mare: l’unica certezza è che vivrà avventure meravigliose. Seguirà, domenica 26 novembre alle ore 17, La Bella Addormentata? di Proscenio Teatro. Il Teatro diventa un Museo dedicato alle favole più conosciute di ogni tempo! La sala dove si effettua lo spettacolo è quella dedicata a La Bella Addormentata nel bosco; all’ingresso il pubblico riceverà un volantino con le istruzioni sul comportamento da tenere: innanzi tutto si dovrà parlare sottovoce per non disturbare il sonno della protagonista! Tutti sono in attesa del famoso Principe che dovrà svegliarla e che potrebbe arrivare da un giorno all’altro…
Domenica 10 dicembre alle ore 17 la compagnia Rosso Teatro chiuderà il cartellone con Gli aiutanti di Babbo Natale. È quasi mezzanotte, i due aiutanti di Babbo Natale stanno cercando di preparare gli ultimi regali prima che cominci la meravigliosa notte di Natale. Nel loro piccolo laboratorio dovrebbero assemblare giocattoli, impacchettare bambole e stivare i pacchi nella slitta del capo... ma com’è possibile non iniziare a giocare? Comincia così un’interminabile sfida a colpi di giochi inventati, scherzi reciproci e impensabili gare di ballo!

 
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