Autunno caldo, parla Piazza (Confartigianato): «Edilizia, serve una proroga per le detrazioni fiscali».
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Critica anche la situazione delle tante imprese colpite pesantemente dall’alluvione e per le quali Confartigianato e Cna si sono attivate. «Il costo del denaro in costante aumento e l’accesso al credito complicato dalla situazione mettono in difficoltà le aziende che non hanno ancora ricevuto ristori- ha spiegato Antonello Piazza, vice segretario di Confartigianato Ravenna-. Ad oggi, in provincia, sono circa 1500 le imprese che hanno fatto richiesta di contributo alla Camera di commercio». Quali i settori maggiormente colpiti? «L’alluvione non ha compito pesantemente solo l’agricoltura, ma trasversalmente vari settori come quello delle costruzioni, ad esempio. In provincia di Ravenna molti cantieri hanno subìto danni o rallentamenti nei lavori e in diversi casi sono ripartiti con forte ritardo rispetto ai tempi previsti. Le imprese hanno avuto pesanti ripercussioni sull’approvvigionamento dei materiali e in molti casi danneggiamenti alla sede stessa. Vi sono stati poi importanti problemi sulla viabilità, che hanno impedito di raggiungere i cantieri stessi. Ritardi che rischiano di far decadere il diritto al bonus 110%, ad esempio. Tutte queste motivazioni hanno spinto Confartigianato e Cna della provincia di Ravenna, congiuntamente a firma dei rispettivi Presidenti, a chiedere un intervento legislativo per le scadenze relative alle detrazioni fiscali legate al Superbonus 110% degli edifici situati nei comuni colpiti dall’alluvione (come da decreto ministeriale), che proroghi almeno al 30 giugno 2024, senza alcuna indicazione di percentuale di lavori già effettuati entro il giugno 2023. Ricordiamo che il Ministero, a fine agosto, ha erogato il 50% del primo semestre 2022, nulla per il saldo e nulla per il secondo semestre 2022». Quali gli interventi di Confartigianato per le imprese? «Il mese scorso Confartigianato Emilia-Romagna e CNA hanno presentato in Regione uno strumento finanziario ponte che garantisce una linea di credito temporanea alle aziende associate che hanno subito danni a causa delle alluvioni del maggio scorso. Grazie a questo strumento, attivato attraverso Act/Artigiancredito (il consorzio fidi dedicato alla piccola e media impresa artigiana), gli imprenditori associati colpiti dall’alluvione possono fin da subito accedere a un finanziamento ponte della durata di 18 mesi a tasso zero, del valore massimo di 50 mila euro, rivolgendosi alle proprie sedi Cna e Confartigianato di riferimento. Si tratta di una prima risposta tangibile, in attesa di ricevere le indicazioni sulle modalità di richiesta dei danni che il nostro mondo ha subito lo scorso maggio. Il tempo sta passando e il Paese non si può permettere che il sistema emiliano-romagnolo, che da solo vale oltre il 2% del Pil nazionale, rimanga al palo». Previsioni per i prossimi mesi? «Difficile farne. La crisi energetica sta colpendo i settori manifatturieri che vivono un momento di incertezza e da questi sale la domanda di credito per poter sostenere gli esborsi per le bollette. E’ sempre difficile reperire manodopera e l’inflazione frena l’economia anche in Emilia Romagna. Una nota positiva, però, c’è: nella rilevazione nel secondo trimestre 2023 crescono le imprese under 35, un +5.5% e ben 116 imprese in più contro poco più del 12% di cessazioni». (m.c)