Atletica leggera, gambe d’acciaio e cuore d’oro per l'Atletica 85 Faenza: «Le nostre attività in pista e nel sociale»
L’eco delle nuove imprese di supereroi come il meraviglioso «Gimbo» Tamberi, il traino ideale per l’intero movimento, ma anche la voglia di allargare ulteriormente un gruppo composto da oltre 400 tesserati, come recita il fatturato della scorsa stagione. L’Atletica 85 Faenza è una delle realtà sportive più popolose e dinamiche della città e ora guarda con grande fiducia all’inizio della nuova stagione: «Le iscrizioni – racconta il presidente Carlo Visani - partiranno dal 18 settembre. Veniamo da un anno con 400 tesserati, suddivisi tra le varie fasce di età, e anche da un’estate non trionfale come quella di due anni fa, quando vincemmo cinque ori alle Olimpiadi, ma comunque eccezionale grazie alle quattro medaglie conquistate ai Mondiali».
Presidente Visani, qual è la missione del vostro sodalizio?
«Noi vogliamo insegnare e diffondere l’atletica leggera, rivolgendoci a una fascia di età molto ampia, dai più piccoli di 5 anni fino ai più grandi. Poi abbiamo anche il settore Master, dove ci togliamo spesso delle grandi soddisfazioni. Gestiamo il campo dell’atletica leggera alla Graziola, che sarà oggetto di ristrutturazioni, e siamo pronti per un’altra stagione ricca di gioie».
Cosa vi aspettate in termini di iscrizioni?
«Partiamo da un numero importante, che contiamo di consolidare ed eventualmente migliorare. La risposta della città è sempre molto buona, c’è grande interesse a Faenza. L’essere uno sport all’aperto ci ha favorito durante il periodo del Covid, perché noi abbiamo avuto restrizioni molto minori. Poi, sull’onda dei risultati delle Olimpiadi, è arrivata un’ulteriore spinta. E ora ci sono stati i Mondiali, molto seguiti. L’atletica leggera è una attività che piace, anche se c’è chi preferisce gli sport di squadra. Noi di fatto garantiamo uno sport singolo, ma con ragazzi che lavorano in squadra».
A proposito di squadra, in quanti lavorano per l’Atletica 85?
«Io sono presidente dal 2018, è un grande onore rappresentare il consiglio. Abbiamo un gruppo di istruttori qualificati, che sono suddivisi in base ai corsi e quindi alle età. Ci sono gli Esordienti dai 5 ai 10 anni, poi le varie categorie. Complessivamente lavoriamo con una quindicina di istruttori. La nostra attività abbraccia l’intero anno. A livello di corsi per i ragazzini seguiamo il calendario scolastico, da metà settembre fino a metà giugno. Poi, man mano che i ragazzi crescono, l’attività si svolge tutto l’anno».
Quali sono stati i migliori risultati conseguiti?
«Beh, abbiamo avuto ottimi risultati nei 400 ostacoli femminili con due atlete come Giulia Gandolfi e Francesca Amadori, che si sono distinte ai Regionali e ai campionati Italiani. Noi partecipiamo alle gare regionali nelle quali cerchiamo i “minimi” per le gare nazionali. Abbiamo sempre un discreto numero di partecipanti».
Quanto potranno influire gli ultimi Mondiali di Budapest?
«I risultati a livello internazionale sono un traino notevole anche per il nostro sport e la nostra realtà. Sono stati dei buonissimi Mondiali, non a livello dei cinque ori delle Olimpiadi, ma i risultati aiutano, come la crescita di alcuni giovani. Poi ci sono i personaggi come Tamberi o come Jacobs, che purtroppo non era al massimo a Budapest. Entrambi sono testimonial eccezionali per la nostra attività».
Atletica 85 va fortissimo anche a livello Master.
«Si va dai 35 anni all’infinito, volendo anche ai 100 anni. E’ suddivisa in sotto-categorie di 5 anni in 5 anni. Ad ogni categoria, c’è una classifica. Noi abbiamo una squadra femminile molto forte, che da tanti anni ottiene ottimi risultati a livello nazionale come squadra. Ma anche a livello individuale. Noi le chiamiamo Signore della Corsa, quest’anno sono arrivate seconde agli Italiani di cross. A ottobre e novembre ci saranno gli Italiani sui 10km e di mezza maratona. Poi alcune di loro hanno vinto anche gare in pista sui 1500 e i 5000».
Atletica 85 non lavora solo in pista.
«Esatto, siamo impegnati anche nel sociale. Organizziamo e gestiamo un Centro Estivo molto frequentato e, dopo l’alluvione, abbiamo dato un supporto alle famiglie alluvionate. Grazie anche a Save the Children siamo riusciti ad azzerare o addirittura ridurre le quote. Inoltre abbiamo supportato il Club Atletico, prestando la nostra palestra, che ha permesso anche a loro di continuare a lavorare. Infine, abbiamo contribuito al ripristino del Parco di San Francesco per rimettere in ordine l’area giochi».