Aspettando Roversi al Mar, tra la Bassa e il faentino non sono poche le esposizioni

Romagna | 27 Settembre 2020 Cultura
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Non c’è solo il Mic, con la retrospettiva su Alfonso Leoni in partenza il 1° ottobre, ad affacciarsi sull’incerto proscenio di questo autunno pandemico all’insegna dell’arte, perché da qualche settimana diamo conto, ad esempio, delle molteplici iniziative di stampo figurativo che a Ravenna stanno accompagnando l’anno dantesco, e per rimanere sul capoluogo basterà aspettare ancora un paio di settimane per visitare lo «Studio Luce» del grande fotografo ravennate Paolo Roversi. La mostra, infatti, aprirà i battenti al Mar il 10 ottobre (con termine il 10 gennaio 2021) e documenterà quasi cinquant’anni di lavoro del fotografo di stanza a Parigi, ma con tanti scatti di rimando ravennate. Dalle prime fotografie di moda ai numerosi ritratti, passando attraverso lavori recenti (per riviste e calendari) l’esposizione sarà un tributo doveroso a uno dei maggiori artisti del panorama contemporaneo cittadino.
In Bassa Romagna, alla festa di San Michele a Bagnacavallo saranno come sempre accompagnate mostre di valore tutt’altro che trascurabile (vedi pagina 25), ma a dare corredo alle feste del territorio - quelle che si son tenute e quelle che sono saltate - ci sono anche altre esposizioni tutte da visitare. A Fusignano, dove la festa c’è stato, è ancora in corso fino al 20 ottobre al museo civico San Rocco l’antologica sul forlivese Maceo Casadei. Le opere che compongono l’esposizione «Natura e Sentimento» arrivano dalla Pinacoteca civica di Forlì e fanno parte di una donazione dell’artista di fine anni ’60; una serie di dipinti che testimoniano l’imprinting culturale transalpino di Casadei, che contribuirà a «traghettare» lo stile dell’ultimo ‘800 nel ventesimo secolo.
C’è poi ancora qualche giorno, a Russi, per visitare le mostre allestite in occasione della Fira di Sett Dulur, che pur essendo saltata ha comunque visto un certo fermento artistico nella città dei Farini. Fino al 4 ottobre resterà allestito in vari spazi del centro storico il percorso spositivo «Paesaggi», con le opere di Enrico Lombardi e Stefano Gattelli negli spazi della chiesa in Albis, Andrea Chiesi al Museo civico e Paola Babini nella sale del Centro polivalente, a comporre un multiforme quadro di riflessioni su ciò che resta del concetto di «paesaggio», tra memorie, tradimenti e citazioni. La biblioteca ospita invece fino a domenica 27 le tavole originali di «Chickamauga», graphic novel che Davide Reviati ha dedicato a un racconto di Ambrose Guinnett Bierce. La biblioteca di Lugo ha invece allestito (fino al 22 novembre) una mostra dedicata ai 100 anni de «L’aviatore Dro», l’opera futurista di Francesco Balilla Pratella.
Ripiegando su Faenza, fino al 29 settembre al museo Carlo Zauli è sempre visitabile la mostra «Squame», con le opere di Marco Ceroni, trentenne forlivese che ha approcciato la ceramica per «intrecciare natura e oggetti meccanici della contemporaneità» che vengono avvicinati per assonanze formali e visive, ricreando spiazzanti narrazioni possibili all’interno del quotidiano, fra prassi industriali e richiami al mondo organico. Per chi volesse approfittare per bel tempo per raggiungere la collina, al convento dell’Osservanza di Brisighella ha appena inaugurato la mostra «Passaggi - Il senso dell’arte tra emozione e appartenenza» del pittore tredoziese Luigi Bassetti. Visitabile fino all’11 ottobre, l’esposizione propone un’incursione rara in quella «torre d’avorio dentro la quale costruisce il suo universo», che nel caso della pittura di Bassetti è fatto di «paradossi, paure, insicurezze, in una ricerca di forma ed equilibrio, con un dosaggio sapiente del colore e dell’uso della materia».
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