Animali, Robert Brocchi, presidente Nucleo cinofilo Emilia Romagna: "Siamo stati tra i primi a creare una via di fuga dalla guerra per i quattrozampe"
E’ un’associazione composta da una ventina di volontari animati dal desiderio di combattere lo spaccio di sostanze stupefacenti, nasce così l’associazione Nucleo cinofilo Emilia Romagna odv, che ha sede a Faenza. Come spiega il presidente Robert Brocchi: «siamo tutti genitori, cerchiamo, prossimamente di andare nelle scuole a fare informazione, ma soprattutto abbiamo deciso di puntare sui cani antidroga».
Sono arrivati così prima Dalia e Dark, due pastori malinois, e poi due pastori olandesi, Cheetah e Cia, che si stanno allenando anche per trovare gli esplosivi, continua Brocchi: «siamo a disposizione delle forze dell’ordine e delle amministrazioni comunali, abbiamo già all’attivo dallo scorso anno una convenzione con la polizia locale dell’Unione faentina, ma collaboriamo anche con l’associazione nazionale Carabinieri e le diverse forze di polizia».
Brocchi ci tiene a sottolineare: «i nostri cani hanno una formazione seria del Fenalc, associazione riconosciuta dall’Enci e dal Ministero degli interni. Siamo registrati nell’albo dei conduttori e dei cani. Abbiamo ottenuto la certificazione europea per la ricerca di sostanze stupefacenti».
Per addestrare i cani si punta tutto sul gioco: «usiamo un prodotto brevettato e non tossico privo di principi attivi per gli animali che ha la particolarità di contenere tutte le molecole degli stupefacenti conosciuti. Il cane deve cercare l’oggetto che contiene questa sostanza e quando lo trova si ferma e aspetta la pallina. Solitamente l’educazione del cane dura un annetto».
Adesso l’associazione ha un posto dedicato a Faenza, con l’area di sgambo e di ricovero, dove tenere e allenare i cani, tra i progetti futuri anche un corso per il rilevamento dei cellulari.
Tra le ultime imprese, non è mancato l’aiuto agli animali che soffrono le conseguenze della guerra in Ucraina, conclude Brocchi: «la Lega Nazionale per la Difesa del Cane aveva inviato una richiesta per un recupero di animali provenienti da Kiev. Sono andato con Ivan Savorani presidente del 85° Nucleo Volontariato Carabinieri Anc Faenza, degli amici scappati dall’Ucraina arrivati alla frontiera hanno dovuto lasciare il cane e il gatto perché in molti casi non venivano fatti passare. Siamo andati a Iasi, in Romania, dove c’è un centro di raccolta di questi animali abbandonati e siamo riusciti a trovarli e riportarli ai proprietari. Tra i primi abbiamo fatto da apripista per un corridoio di animali per la guerra. Per Brocchi in tutte le iniziative che l’associazione porta avanti è importante «non sostituirsi alle forze dell’ordine, vogliamo affiancarle mettendo a disposizione il nostro aiuto. I cani antidroga sono pochi rispetto alle reali richieste dei diversi reparti, mentre alle volte sono veramente utili in alcune operazioni. Quando i cani fiutano le tracce delle sostanze e riescono a trovarle è una vera soddisfazione». (e.n)