Angelini (Ausl Romagna): "Covid, giovani e asintomatici"
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«La situazione è fluida, del resto era prevedibile che alla fine dell’estate, complici le vacanze, il turismo, l’allentamento delle misure e il ritorno ai luoghi di aggregazione, si registrasse un aumento dei contagi. Ma non va fatto l’errore di paragonare i casi attuali a quelli di aprile e maggio». Raffaella Angelini, direttrice del Dipartimento di igiene e sanità pubblica dell’Asl Romagna, invita alla calma: «Anche se possono sembrare molti, i contagi attuali si registrano tra i giovani e giovanissimi, non sono quasi mai gravi e, soprattutto, emergono perché li andiamo a cercare noi. Si tratta, la maggior parte delle volte, di persone asintomatiche». Il quadro, però, dà evidenti segnali che il virus sia attivo e circoli e chi sia necessario, quindi, continuare a stare attenti: «La guardia non va abbassata, così come va mantenuta la nostra capacità di individuare precocemente le persone positive per evitare che possano infettarne altre. Il caso delle Indie di Cervia è emblematico: chiamare le persone perché si sottopongano a tampone serve a fare in modo che, se hanno contratto il virus, non contagino altri. A chi si è infettato, il fatto di essere o non essere individuato come positivo probabilmente non cambia niente, visto che è senza sintomi: a chi sta intorno, però, magari sì». Quello dell’Asl delle ultime settimane è dunque un impegno che Angelini definisce pesante: «Tra arrivi dall’estero e discoteche (che nel frattempo sono state chiuse), stiamo lavorando duro, anche se ribadisco che la situazione non è preoccupante. Chiaro, una delle incognite sarà il rientro a scuola, che porterà tante persone e muoversi e incontrarsi. Ma prima che la scuola riparta, non possiamo sbilanciarci. Occorrerà la collaborazione degli insegnanti per mantenere le distanze e far rispettare le regole. Per il resto, seguiremo l’evolversi della situazione passo a passo». (s.manz.)