Alluvione un mese dopo, molti sindaci romagnoli critici col Governo: servono risorse e un Commissario

Romagna | 17 Giugno 2023 Politica
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Alluvione un mese dopo, sindaci romagnoli molto critici con il Governo, che sta tardando a stanziare i fondi e non ha ancora nominato un Commissario. Da comuni collinari devastati dalle frane di maggio come Modigliana fino ai grandi comuni della Riviera come Rimini, piovono richieste e sollecitazioni al governo di centrodestra.

JADER DARDI (SINDACO MODIGLIANA)
Jader Dardi, sindaco di Modigliana: "viviamo una situazione di emergenza dal 2 maggio quando, a seguito della prima ondata, avevamo già avuto nella grandissima parte del territorio danni ingentissimi, poi la seconda ondata del 16 e 17 maggio in cui, in poche ore, sono caduti 680 mm di pioggia, causando una vera devastazione del territorio. Da oltre un mese siamo impegnati negli interventi per ricreare le condizioni di sicurezza, riaprire strade e permettere alle persone sfollate di potere rientrare nelle loro abitazioni. Nel territorio di Modigliana abbiamo stimato danni per oltre 150 milioni di euro, necessari a ricostruire strade, infrastrutture e servizi, una cifra enorme che evidenzia la gravità dei danni arrecati al nostro territorio. Tutti abbiamo chiesto la nomina urgente del Commissario per l'emergenza, tutti abbiamo chiesto risorse necessarie per rimettere in piedi il territorio, per dare sicurezza e prospettiva a cittadini e imprese. Sbaglia il Governo a sottovalutare la situazione di emergenza del territorio, nessuno pensa che il Governo sia un bancomat, ma è inaccettabile che ad oltre un mese dal secondo evento non vi siano ancora indicazioni chiare su come operare nel riconoscere i danni e si lascino i Comuni nella totale incertezza sul riconoscimento delle spese sostenute per fare fronte a questa gravissima emergenza che ha toccato tutta la Romagna ed ha cambiato il profilo olografico del nostro territorio. Non possiamo perdere altro tempo, occorrono subito un commissario e subito ridorse per ricostruire il territorio".

MICHELE DE PASCALE (PROVINCIA DI RAVENNA)
"Sabato 17, grazie alle azioni messe in campo dalla Provincia di Ravenna in contatto costante con la Città Metropolitana di Firenze e con i Comuni di Brisighella e Marradi, riapre la strada provinciale 302, asse viario fondamentale della valle del Lamone fra Emilia-Romagna e Toscana. La riapertura sarà a senso unico alternato a causa delle criticità che permangono sia a monte che a valle della strada e che, per essere superate necessiteranno di interventi molto più significativi - sottolinea il presidente della Provincia di Ravenna Michele De Pascale -. Visitare la sp 302 rende chiarissimo sia cosa significhino interventi d'urgenza, sia quanto sia necessario stanziare subito nuove risorse per la viabilità e le frane e, soprattutto, quanto sia essenziale avere un commissario con poteri speciali per poter intervenire con la celerità necessaria".

MASSIMO ISOLA (SINDACO DI FAENZA)
"Insieme ad alcuni sindaci dei comuni alluvionati della Regione Emilia-Romagna, ho avuto l'occasione di partecipare alla seduta della commissione Ambiente della Camera dei Deputati, convocata per fare il punto sulla tragedia che ci ha colpiti. Tutti abbiamo chiesto al Governo e al Parlamento principalmente due cose: metterci a disposizione subito le risorse necessarie per gli indennizzi ai cittadini alluvionati sia per gli interventi in somma urgenza di ripristino delle infrastrutture pubbliche, argini, strade, ponti, fognature, immobili.
Che gli interventi di emergenza e di ricostruzione siano tenuti assieme con una struttura tecnica e amministrativa che agevoli sia gli uni che gli altri contemporaneamente. Occorrono procedure veloci e in deroga perché dobbiamo ripartire subito, non possiamo permetterci di far passare mesi in attesa di decine di permessi autorizzativi come solitamente accade. Un solo esempio, in collina ci sono strade spazzate vie che impediscono ai proprietari di raggiungere le proprie case e le proprie aziende. È evidente che emergenza e ricostruzione coincidono.
Ma soprattutto abbiamo chiesto di fare presto, di non lasciar passare tempo inutilmente. Noi stiamo cercando di fare il possibile con le forze che abbiamo. Se anche altri faranno la loro parte, insieme ce la faremo".


 
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