Alluvione un anno dopo, viaggio a Sant’Agata sul Santerno: stadio ripulito a tempo di record, discorso diverso per il palazzetto
Ad un anno dall’alluvione del 17 maggio 2023, la situazione dei due impianti sportivi di Sant’Agata sul Santerno è ancora molto critica, per certi versi simile e per altri diametralmente opposta. Lo stadio «Luigi e Silvano Dalle Vacche» e il palazzo dello sport «Giorgio Gadoni» sono infatti entrambi stati assegnati alla controllata statale Sogesid per la ricostruzione: la progettazione dell’intervento e la realizzazione sarà dunque in capo a questa società che, almeno per quel che riguarda lo stadio, sta già pianificando i lavori, coordinandosi con il presidente della società Sant’Agata Sport, Felice Parisi, per fare in modo che l’attività possa proseguire regolarmente, proprio com’è stato fatto in quest’anno sportivo 2023-2024.
Lo stadio è stato infatti liberato a tempo di record, grazie alla forza di volontà del gruppo dirigente rossoblù e dei tanti volontari accorsi: al momento sono utilizzabili solo il campo 1, quello dove gioca la prima squadra, ed il campo 2 dove viene svolta gran parte dell’attività giovanile mentre il campo 3 ha ospitato i fanghi che erano stati rimossi da altre zone e che in questo periodo sono oggetto di una selezione da parte di Hera che ha cominciato il processo di liberazione del campo.
Discorso diverso invece per il palasport di Sant’Agata: i danni subiti dall’alluvione sono stati ingenti ed il palazzetto, nel mentre, è stato adibito a magazzino dove stoccare materiale per i cittadini indigenti. Anche questa struttura sarà ripristinata dallo stato mediante Sogesid, resta da capire quali saranno i tempi per rivedere gli impianti al cento per cento del loro funzionamento.