Alluvione, la riunione in Prefettura ad una settimana dalle prime esondazioni. L'appello del Prefetto: "Attenti agli sciacalli"

Romagna | 23 Maggio 2023 Cronaca
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Nel pomeriggio del 22 maggio in Prefettura si è fatto il punto sull'alluvione ad una settimana dalle prime esondazioni che hanno colpito tutti i territori di questa provincia (18 Comuni).Il Prefetto di Ravenna lancia un nuovo appello alle popolazioni affinché non intralcino i percorsi viari interessi dal transito dei mezzi di soccorso, di quelli interessati ai lavori di ripristino, nonché dei mezzi impegnati nei lavori di ripulitura delle strade e delle abitazioni da acqua, fango e detriti. Un ulteriore appello è indirizzato a tutti gli abitanti delle zone colpite affinché prestino attenzione a quanti, millantando di essere soccorritori appartenenti alle forze dell’ordine, ai vigili del fuoco ecc. e/o gruppi di volontari organizzati, approfittano delle situazioni di difficoltà per porre in essere furti e altri reati predatori ovvero per farsi consegnare somme di denaro non dovute. Conclusa la prima fase dell’emergenza relativa al salvataggio delle vite umane e al soccorso alle persone, hanno preso avvio le attività finalizzate ad un rapido ritorno alla normalità delle comunità interessate. In particolare, sono in corso, in pressoché tutte le aree interessate, le operazioni di svuotamento delle strade e delle abitazioni dal fango, dai detriti e dalle masserizie trasportate dalla furia delle acque nonché gli interventi di ripristino dei servizi pubblici essenziali.
COMUNI ALLAGATI
Per il comune di Ravenna risulta ad oggi alluvionato l’8% del territorio comunale e in particolare le località di Fornace Zarattini, le zone a ridosso della località Bassette, Ghibullo, Villanova (parte) e Sant’Antonio (parte). Si sta intervenendo con l’ausilio a tutti i Comuni da parte delle Colonne Mobili delle Regioni in aggiunta al dispositivo messo in campo dalla Regione Emilia Romagna. Le vittime restano sei, tutte identificate, mentre risulta ancora un disperso a Boncellino di Bagnacavallo. Si sta intervenendo con l’ausilio a tutti i Comuni da parte delle Colonne Mobili delle Regioni in aggiunta al dispositivo messo in campo dalla Regione Emilia Romagna. Inoltre sono in arrivo, nell’ambito del Meccanismo Europeo di Protezione Civile attivato dal Dipartimento di Protezione Civile Nazionale, pompe idrovore ad alta Capacità HCP Module, dalla Slovenia e dalla Slovacchia, che il Centro Coordinamento Soccorsi della Prefettura di Ravenna ha messo a disposizione del COC di Ravenna.
SFOLLATI
Le persone attualmente evacuate sono 16.445; di queste 2098 sono accolte presso i centri di accoglienza istituiti dai Comuni nei palazzetti, nelle scuole e in altre strutture.
CASE SENZA ELETTRICITA'
Le utenze elettriche disalimentate sono scese a 1755 sul totale di 23.154 utenze fuori servizio registrate dall’inizio dell’emergenza. CRITICITA' PER LE RETI IDRICHE
In generale, continuano a registrarsi criticità sugli impianti di depurazione, in particolare sull’impianto di Formellino (ancora completamente allagato), di Cervia (parzialmente allagato) mentre sono in corso attività di salvaguardia (sacchi di sabbia) presso l’impianto di depurazione di Ravenna Capoluogo.
Conselice - L’accessibilità parziale dell’impianto ha consentito il ripristino in modalità provvisoria per una produzione media di 20 lt/sec su un massimo di 22 lt/sec. Rimangono in stazionamento continuo 2 autobotti da 30 mc. con rubinetti 1 a Conselice e 1 a Lavezzola, nonché 1 autobotte da 15 mc per Casa anziani, 1 autobotte per la cucina da campo, 1 autobotte per Casa della salute, ritrovo Vigili del fuoco e per docce. È alimentato saltuariamente un allevamento bovino con autobotte da 15 mc. integrati costantemente con cassoni di sacchetti di acqua potabile da 5 lt. I tempi di riattivazione definitiva dell’impianto dipendono dal completo deflusso dell’acqua presente nell’area e nella centrale e dalla verifica della parte impiantistica rimasta allagata. Nella frazione di Lavezzola è al momento attivo un servizio alternativo con autobotte e sacchetti; appena completato il deflusso dell’acqua presente nell’area e nella centrale, si valuteranno le attività da porre in essere per un rapido ripristino del servizio.
Sant’agata sul Santerno - Riattivato il 21 maggio l’acquedotto d S. Agata sul Santerno. L’alimentazione idrica risulta limitata in ingresso da Lugo e da Massa Lombarda con portata indicativa di 8 lt/sec. su un consumo massimo di 12/14 lt/sec. Si stanno valutando interconnessioni di reti per implementare ulteriormente la portata. In stazionamento vi è una autobotte da 30 mc. con integrazione continua di cassoni di sacchetti di acqua da 5 lt.
Massa Lombarda - Sono stati riattivati 4 pozzi in modalità di emergenza dal “campo pozzi Bazzino” ed è stato ripristinato il servizio al comune di Massa Lombarda già dal 20 maggio. Si evidenziano consumi elevatissimi: al fine di mantenere attivo l’acquedotto è indispensabile che i cittadini limitino l’utilizzo dell’acqua per usi strettamente idro-potabili ed igienico sanitari.
Brisighella - È stato attivato parzialmente il potabilizzatore del SAVL, l’alimentazione è attiva sino alla località S. Adriano. È stata attivata la fornitura provvisoria per interconnessione con l’acquedotto consorziale nella località San Cassiano. La Località Castellina è ancora senz’acqua per rottura della condotta della stessa SAVL coinvolta dalla frana in atto, mentre Fognano è parzialmente alimentata (circa il 50% degli utenti). È attiva un’autobotte da 30 mc con rubinetti per servizio sostitutivo a Brisighella, con integrazione continua di cassoni con sacchetti da 5 lt. di acqua potabile nella vallata a valle di S. Adriano nelle località di Castellina, Fognano e Zattaglia (acquedotto di consorziale). È stata posizionata autobotte da 15 mc. in località Marzeno in coordinamento con il Comune di Brisighella. Castelbolognese, Riolo Terme, Solarolo - Il 18 maggio è stato riattivato l’acquedotto di Castel Bolognese, ove comunque vi sono persistenti criticità per gli elevatissimi consumi che rallentano l’alimentazione verso Riolo e Solarolo. Riattivato il 21 maggio l’acquedotto del Comune di Salarolo, pur se potranno comunque verificarsi delle variazioni di pressione e portata. Attualmente ancora in stazionamento 1 autobotte da 15 mc a Riolo Terme e 1 autobotte da 30 mc a Solarolo con integrazione continua di cassoni con sacchetti di acqua potabile da 5 lt. Al fine di mantenere attivi gli acquedotti di Castelbolognese, Riolo Terme e Solarolo si invitano i cittadini a contenere l’utilizzo dell’acqua esclusivamente per usi idro-potabili ed igienico sanitari.
FORZE DELL'ORDINE IN CAMPO
Sono 506 i Vigili del fuoco impiegati negli scenari di intervento. In tutto il territorio provinciale sono stati effettuati 1.508 interventi con circa 800 di soccorso urgente nella prima fase dell’emergenza. Nella giornata di ieri gli interventi relativi alla fase 2 sono stati 338. Per quanto riguarda gli eventi alluvionali sono attive le Unità di Comando Locale (UCL) nei comuni di Casola Valsenio, Castel Bolognese, Cervia, Conselice, Cotignola e Faenza. Tra le squadre complessivamente mobilitate, si evidenzia la presenza di circa 13 soccorritori acquatici, 8 unità specialistiche speleo-alpino fluviali, oltre 70 unità VVF esperte delle unità di pompaggio. I mezzi al momento impiegati nei luoghi colpiti sono in particolare un battello, 8 piccoli natanti, 5 mezzi anfibi, 12 mezzi di pompaggio, un hovercraft. Operano, inoltre, per la ricognizione dei luoghi, 4 droni. Per la Polizia di Stato impiegati 314 mezzi (mezzi terrestri, elicotteri, mezzi anfibi) e 808 operatori della Polizia di Stato (Questura, Polizia Stradale, Reparto Prevenzione Crimine, Reparto Mobile, Reparto Volo, Sommozzatori); 900 interventi (soccorso pubblico, soccorso ad animali, interventi di polizia giudiziaria). Al momento è attivo un dispositivo di 200 agenti della Polizia di Stato e l’impiego di 4 elicotteri. La Sezione di Polizia Stradale continua ad impegnare 50 dipendenti al giorno per servizi di viabilità, staffetta, scorta e chiusure strade, sia su autostrada, strade statali e provinciali. Per i Carabinieri impiegati 107 mezzi terrestri, 4 mezzi acquatici. Impiegati 1037 militari per 1393 interventi, relativi al soccorso alle persone, alla ricerca di persone scomparse, a evacuazioni, ad attività anti-sciacallaggio, alla consegna di medicinali e viveri, al soccorso di animali e al recupero di ordigni. Al momento è attivo un dispositivo di 306 militari dell’Arma dei Carabinieri. Per la Guardia di Finanza impiegati 197 mezzi terrestri, 5 mezzi utilizzati dai sommozzatori, 4 mezzi aerei (di cui 2 operativi oggi). Hanno operato 1117 militari, così suddivisi: 437 impiegati in pattuglie terrestri, 525 sommozzatori, 155 unità del personale aereo. 916 persone soccorse, 400 persone rintracciate, 49 animali salvati. Al momento è attivo un dispositivo di 106 finanzieri. L’esercito ha messo a disposizione complessivamente 8 ACTL (camion), 4 VM (mezzi tattici), 3 pick up, 3 Ducato, 1 A 50, 1 Land Cruiser, 25 battelli. In particolare, tali mezzi sono stati resi disponibili da 9 Rgt d’assalto paracadutisti “Col Moschin”- Livorno: 3 ACTL (camion), 2 pick up, 3 VM (mezzi tattici), 1 A50 (15 posti trasporto personale), 1 ducato, 1 Land Cruiser, 10 battelli con motori 40cv; materiale subacqueo per ventrali interventi sott’acqua/recupero dispersi; 185 RRAO - Livorno: 1 ACTL e 1 VM; 4 Rgt. “Monte Cervino”- Verona: 4 ACTL, 2 Ducato, 1 pick up, 10 battello da rafting e 5 battelli con motore 40 cv. Hanno sinora operato 90 militari provenienti da Livorno e Verona così suddivisi: 43 del 9 “Col Moschin”; 43 del 4 Monte Cervino; 4 del 185. Sono stati effettuati circa 100 interventi di soccorso pubblico con battelli che hanno permesso di salvare più di 1.000 persone oltre ad animali domestici. Sono stati inoltre compiuti: il trasporto di materiale per la messa in sicurezza delle centrali HERA, Wind, Vodafone, TIM, ENEL e direzione Marittima nonché la ricognizione aerea in elicottero delle aree fortemente allagate o colpite da frane. Impiegati 12 Mezzi tattici per trasporto di personale; 3 Mezzi commerciali per trasporto di personale; 1 Autocarro per trasporto materiali; 4 Autocarri con cassone ribaltabile; 1 Autogrù; 1 Motopompa grande capacità; 3 Motopompa media capacità; 5 Battelli; 4 complessi di traino per trasporto macchina movimento terra; 2 escavatori cingolati; 2 pale caricatrici gommate; 1 caricatore meccanico. Impiegati 83 militari tra Ufficiali/Sottufficiali/graduati e volontari. Allo stato è attivo un dispositivo di 68 militari La Guardia Costiera ha impiegato 278 militari, 51 auto, 34 gommoni, 5 mezzi aerei (di cui uno operativo in data odierna). Interventi: 150 persone tratte in salvo, 11 animali da compagnia salvati, distribuzione farmaci e viveri, svuotamento delle abitazioni da acqua, fango e detriti. Allo stato è attivo sul territorio un dispositivo di 16 sommozzatori e 22 militari.
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Situazione scandalosa ovunque, acqua poca e sporca, mancanza di luce, mancanza di strade, collegamenti internet e telefonici penosi, belle infrastrutture che abbiamo.
Commenta news 23/05/2023 - Emilio
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