Alluvione, la Procura indaga per disastro colposo
La Procura di Ravenna ha aperto un fascicolo per l'ipotesi di reato di disastro colposo in merito all'ultima alluvione che ha flagellato l'intero territorio della provincia romagnola. Lo riporta l'Ansa. L'inchiesta è al momento a carico di ignoti e raccoglie le prime relazioni di Protezione civile e forze dell'ordine. Più avanti, una volta terminata la fase dei soccorsi alle persone e prosciugate le aree allagate, il titolare dell'indagine - il Procurare capo Daniele Barberini - potrebbe decidere di affidare specifiche consulenze tecniche. Per quando riguarda le sei vittime finora identificate- Giovanni Sella e Neride Pollini entrambi 89enni di Sant'Agata sul Santerno, Delio Foschini e la moglie Dorotea Dalle Fabbriche di 73 e 71 anni di Russi; Giamberto Pavani, 75enne ferrarese residente a Castel Bolognese e Giordano Feletti, 79enne faentino- per loro sono stati aperti fascicoli modello 45 (cioè conoscitivi, senza ipotesi di reato) dal pm di turno Angela Scorza, ma non è escluso che per alcuni casi si possa poi procedere con ipotesi di omicidio colposo. Anche per quando riguarda la prima alluvione, quella che aveva flagellato il territorio ravennate a inizio mese, era stato aperto un fascicolo: ma a modello 45, senza ipotesi di reato.
Resta da identificare l'uomo trovato cadavere nel lughese, la settimana vittima, che si ipotizza possa essere un ultrasettantenne di origine magrebina. Inoltre un 68enne di Boncellino risulta ancora disperso.