Alluvione, Conselice sott'acqua per altri 10 giorni. Si pensa di trasferire la popolazione in un camping per rischio igienico
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Conselice, tra i comuni allagati, è quello dove l'acqua è ancora molto alta, il deflusso è molto lento e si stima che possa rimanere sott'acqua ancora per una decina di giorni. Per questo la sindaca Paola Pula sta valutando di portare i cittadini nei bungalow di un campeggio "perché ci sono rischi per quanto riguarda le condizioni igieniche a rimanere nelle case allagate, non c'è la corrente, non c'è l'acqua potabile, le condizioni di umidità sono allo stremo. Vista la delicata situazione degli argini, non è possibile pensare di far partire un'azione di pompaggio - spiegano dal Comune - fino a quando gli argini non saranno consolidati. Di conseguenza il deflusso dell'acqua sarà inevitabilmente lento. Il nostro territorio è stato investito in poche ore da un evento epocale dalla quantità d'acqua impessionante, oltre che dalla rottura di Sillaro per la seconda volta e del Santerno - ha sottolineato la sindaca Paola Pula, che lo scorso 22 maggio è stata criticata da un gruppo di cittadini riuniti fuori dal Municipio - È come se fosse caduto quasi un metro d'acqua diffuso su tutto il territorio. Si tratta davvero di numeri impressionanti mai registrati fin'ora, che nessun territorio sarebbe stato in grado di assorbire. Al momento le previsioni più realistiche indicano che ci sarà acqua per i prossimi 10 giorni. Un tempo davvero lunghissimo, che non dipende dalle forze messe in campo o dal lavoro portato avanti da tutti noi. Tutto dipende dal fatto che l'unico connettore in grado di portare via l'acqua da Conselice è il canale Destra Reno, che ha una situazione molto delicata dal punto di vista degli argini e che sta raccogliendo le acque in piena dei territori che stanno più a monte. È dunque una situazione davvero difficile per tutti, io per prima sono arrabbiata nel vedere case, aziende e campi invasi dalle acque e i sacrifici di una vita in frantumi. Sappiate che a Conselice ci sono centinaia di persone al lavoro per coordinare e portare avanti interventi di ripristino della normalità: oltre a personale del Comune, dell'Unione, della Regione Emilia Romagna, della Protezione Civile dell'Emilia Romagna, abbiamo il supporto tecnico-organizzativo della Regione Toscana che ha inviato qui la colonna mobile di protezione civile con quasi 90 volontari. Alcune zone stanno cominciando ad asciugarsi, come via Zoppa, e il 23 maggio è partita l'organizzazione delle operazioni di sgombero, pulizia, spurgo e raccolta del materiale alluvionato. Vi diremo le prime aree in cui potremo iniziare a lavorare. Non eravamo pronti ad affrontare una catastrofe del genere, nessuno lo era, neanche in città più grandi della nostra. Abbiamo passato ore davvero difficili, siamo di fronte a un'emergenza di portata nazionale che possiamo e dobbiamo affrontare tutti assieme".