Con loro, anche i vertici di Agenzia Regionale di Protezione Civile, dell'Autorità di Bacino del Po, Aipo, Anbi (Consorzi bonifiche), le aziende multiutilities che gestiscono servizi idrici integrati. In collegamento anche il sindaco di Reggio Emilia, Luca Vecchi, presidente di Anci Emilia-Romagna, e Andrea Massari, sindaco di Fidenza, a nome dell'Upi regionale.
"Gli appuntamenti di oggi e di giovedì, quando riuniremo la cabina di regia per i territori montani, colpiti da frane, dissesti, interruzione di strade, rappresentano due momenti fondamentali: vogliamo dare il via al nostro impegno per la ricostruzione, definendo insieme gli interventi urgenti e quelli strutturali, mentre prosegue senza sosta la risposta all'emergenza- ha detto aprendo l'incontro il presidente Bonaccini-. Emergenza e ricostruzione vanno avanti insieme, crediamo non vi possa essere discontinuità. È lo stesso metodo che abbiamo usato per rispondere in maniera efficace al terremoto del 2012, quando il sistema regionale ha lavorato insieme alle comunità e ai cittadini".
Secondo Bonaccini, "siamo di fronte a eventi inediti, ma purtroppo non irripetibili, che sono fuori scala per i nostri modelli e la pianificazione che abbiamo messo in campo solo pochi anni fa, che va adeguata in tempi rapidissimi, con investimenti ingenti".
L'obiettivo, dunque, è condividere una struttura per la messa in sicurezza della filiera idraulica, che parta dalla ricostruzione degli argini e dalla progettazione di nuove opere. "Una strategia comune, da Reggio Emilia a Rimini – cioè i territori più colpiti - per combattere il dissesto idrogeologico- ha proseguito-. A oggi, l'Agenzia regionale di Protezione Civile ha già aperto con procedura di somma urgenza 74 cantieri per un investimento di circa 90 milioni di euro”.
Bonaccini ha anche indicato le priorità di questa nuova strategia: "La condivisione, perché non può esistere una programmazione vincente che non sia di tutti, abbiamo bisogno di tutti". E ancora: "Presto coinvolgeremo i migliori esperti del nostro Paese negli ambiti della lotta ai cambiamenti climatici, della geologia e dell'orografia".
“Di fronte- ha poi sottolineato il presidente- abbiamo una mole di lavoro enorme, che avrà bisogno di una copertura finanziaria certa per tutti i soggetti chiamati ad agire, di un potenziamento immediato delle strutture tecniche e della supervisione di competenze tra le più riconosciute, affinché ciò che facciamo oggi risulti utile per domani. E naturalmente- ha concluso- metteremo la legalità al primo posto, come facemmo ai tempi del sisma".
Domani alle 12 è previsto un incontro a Roma con il Governo. Bonaccini e Baruffi guideranno una delegazione di sindaci, presidenti di Provincia e degli amministratori pubblici dei territori colpiti dall'ondata di maltempo.
Giovedì, invece, è previsto un secondo appuntamento dedicato alla messa in sicurezza del territorio in collina e montagna e alla viabilità, compromessa dalle quasi mille frane censite dall'Agenzia di Protezione Civile.