Alluvione, a Ravenna il cuore batte forte, in tanti stanno dando una mano

Romagna | 20 Maggio 2023 Cronaca
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Elena Nencini
Una situazione imprevedibile, lunedì 21, nonostante l’allerta meteo rosso, in pochi si aspettavano quello che sarebbe successo: il centro di Ravenna si è salvato, le zone limitrofe hanno subito danni, in particolare Fornace Zarattini e la zona a nord est della città come Sant’Antonio: le immagini dell’alluvione in Romagna hanno fatto il giro dell’Italia commuovendo migliaia di persone. Bastava guardare i social e le offerte di alloggio, di vestiti, di mobili, di gommoni o di qualsiasi altra cosa potesse risultare utile arrivate da tutta Italia. 
Tante le associazioni di volontariato di Ravenna, ma anche di singoli, che hanno cercato di portare il loro contributo negli hub, con il cibo, i vestiti, il proprio tempo a disposizione di chi era stato evacuato. Se la città ha avuto pochi danni rispetto al forese si è dimostrata compatta nelle iniziative di sostegno. Martedì 22 sono 180 i volontari di Protezione civile presenti, in attività insieme ai tecnici del Comune e in città stanno arrivando gli operatori della Protezione civile slovena e dei Vigili del fuoco slovacchi. Solo per citarne alcuni e associaziioni presenti da fuori le Misericordie Toscane, i Vigili del Fuoco di Pordenone, Croce Rossa e Croce Verde dal Piemonte, la Protezione civile di Modena.  

ALL’ITIS INSIEME AI BAMBINI
Ha 27 anni Francesca Duranti e la voglia di fare di tanti giovani che sono stati presenti in questa grande alluvione, con piccoli e grandi contributi. Venerdì e sabato è stata all’Itis Nullo Baldini a far giocare i bambini ed ad ascoltare le persone. La domenica, invece, visto che c’erano molti volontari, si è recata a Sant’Agata con degli amici. «Abbiamo aiutato – racconta Francesca – a pulire il forno del paese, un’attività che era presente dal 1960, ma che chiuderà dopo questa alluvione. Le impastatrici erano piene di fango, così come gli altri macchinari e i mobili. L’acqua era arrivata alla mia stessa altezza, circa 1.75 m». Ma non serve solo spalare fango, le persone avevano anche bisogno di parlare: «il clima, per quanto fosse difficile la situazione all’hub, era sereno. C’erano tanti volontari e tante persone che venivano per portare qualsiasi cosa, ad un certo punto abbiamo dovuto fermarli. Mi sono presa cura di 10 bambini, dai 10 anni ai 13 anni e di una piccolina di 4, con tanti giochi, da quelli da tavola alle matite, ai cartoni animati perché ho fatto l’educatrice nei Centri ricreativi estivi. Per alcuni di loro sembrava una vacanza, uno mi ha detto “vorrei tornare a casa nel 2024”. Negli adulti mi hanno colpito le parole di una signora di 85 anni costretta ad abbandonare la casa di Roncalceci, mi ha detto: “galleggiava il congelatore della carne che mio marito aveva riempito di cacciagione, bisognerà tornare a caccia presto per rifarla tutto”. Ecco la forza delle persone».

DA PROFESSORE A VOLONTARIO
Docente presso l’Itis Nullo Baldini Fabio Iezzi si è trasformato questa settimana anche in volontario: «Martedì sera guardavo la tv e stavo per andare a dormire, ma mi hanno chiamato all’improvviso dal Comune perché avevano bisogno di accedere ad alcune stanze chiuse della scuola. Allora sono passato a prendere il collega di scienze motorie Alfredo Di Lisa e siamo andati. Appena arrivati in palestra c’erano già tante persone ed erano già state allestite le postazioni per i lettini, il cibo. C’erano gli assessori Moschini e Randi, la senatrice Bakkali impegnate ad organizzare l’accoglienza. Sono arrivati anziani con problemi, famiglie con bambini piccoli, persone fragili. La mattina dopo sono arrivati ex alunni, genitori, alunni che frequentano l’Itis, io mi sono occupato della logistica. Gli spogliatoi sono diventati magazzini per il cibo e il vestiario in perfetto ordine. La Camst ha fornito il pranzo e la cena». La scena che ha toccato il cuore a Iezzi è stata quella «una coppia di anziani , la prima sera, che dormivano sul materasso, lei piangeva e lui la abbracciava». 

PUNTO DI RACCOLTA ALL’ESP
La Consulta del Volontariato di Ravenna, con l’associazione Cuore&Territorio e il comitato quartiere Alberti hanno allestito all’Esp di Ravenna, presso l’ex Centro Vaccinale, il punto di raccolta (e di ritiro) dei materiali necessari per il ripristino dei danni dell’alluvione.
Consegna e ritiro si potranno effettuare tutti i giorni, fino ad emergenza conclusa, dalle 9-12 e il pomeriggio su appuntamento chiamando il 366/5938218 Segreteria Consulta. Materiali richiesti: stivali gomma dal n.36 al 45; pale (quelle da neve); spazzoloni; pompe aspira acqua; tira acqua; cassette pronto soccorso; secchi; carriole; guanti; prodotti per pulizia.
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