Alfonsine, è scomparso Giovanni Torricelli, 74 anni, fu sindaco e sempre attivo del mondo dell’associazionismo locale

Si è spento nella giornata di mercoledì 6 aprile all’ospedale di Imola Giovanni Torricelli, 74 anni, ex sindaco di Alfonsine, da sempre attivo nel mondo del volontariato; in particolare alla guida da anni della sezione alfonsinese dell’associazione Primola (che frequentava assiduamente anche in quel di Imola) e figura assolutamente centrale anche per la vita del nostro mensile Gentes, dedicato ai territori della Bassa Romagna e ad Alfonsine in particolare, dove nacque nel 2006 proprio grazie alla spinta di Primola e di Giovanni Torricelli in particolare.
Nato nel 1948, ha frequentato l’istituto Ginanni a Ravnna. «Siamo stati a scuola insieme - è il ricordo di Marino Forcellini, al fianco di Torricelli proprio in seno a Primola e a Gentes -. A Ragioneria, al Ginanni, ci siamo diplomati insieme nel 1969. Abbiamo anche frequentato gli stessi ambienti politici, eravamo la generazione del ’68 e siamo stati in movimenti studenteschi come il Psiup, cnfluendo poi nel Pci. Ricordo che Giovanni era piuttosto giovane, sulla trentina, quando fece il sindaco per due legislature e mezzo (12-13 anni) ad Alfonsine. Poi lavorò in Provincia di Ravenna come funzionario, fino alla pensione. Ci siamo ritrovati poi nel mondo dell’associazioismo in Primola, non solo la sezione di Alfonsine ma soprattutto quella Imola. E poi abbiamo collaborato sul mensile Gentes per oltre 10 anni».
Giovanni Torricelli è stato sindaco ad Alfonsine dalla fine degli anni ‘70 fino al 1989, quando gli è succeduta Natalina Menghetti, già al suo fianco quando era sindaco. «Giovanni militò da molto giovane nel Psiup, il Partito Socialista Italiano di Unità Proletaria - è il ricordo di Mauro Venturi, sindaco della città dal 2009 al 2019 -. Quel movimento era nato nella seconda metà degli anni ‘60 e quando si sciolse, al principio dei ‘70, Torricelli fu tra coloro che confluirono nel Pci. Il suo ruolo da allora sono sempre attivo anche a livello amministrativo ad Alfonsine. Io entrai in consiglio comunale nel 1976, feci cinque anni, ma poi mi allontanai dalla politica proprio negli anni in cui Giovanni Torricelli guidà la cittò come sindaco. Una volta terminati i suoi mandati, uscì dalla politica attiva pur rimanendo sempre nel partito, e tornò a lavorare in Provincia, dove arrivò a ricoprire anche incarichi dirigenziali. Per un periodo fu presidente del consorzio degli enti locali Ciel, occupandosi in particolare dell’integrazione dei sistemi informatici tra i Comuni che oggi fanno parte dell’Unione. Negli anni in cui Giovanni Torricelli fu sindaco ad Alfonsine - ricorda Venturi - si rinnovò almeno in parte il volto della città, col monumento ai Caduti della Resistenza e lo stadio Brigata Cremona. Fu un periodo assai proficuo sul piano culturale, con le Estati in piazza rimaste nel cuore di tanti alfonsinesi. E poi sempre in quegli anni ci fu il primo storico viaggio di una delegazione alfonsinese in Niger, l’avvio di quei progetti di cooperazione internazionali ancora vivi grazie soprattutto all’impegno di Giovanni Vecchi, che ne fu storico e inesausto promotore e che Giovanni, al tempo fondamentale per realizzare quei primi viaggi, ha poi ritrovato nella redazione di Gentes. Negli anni del mio mandato, invece, Giovanni Torricelli era sempre un importante referente dell’amministrazione comunale, soprattutto per via del suo impegno con Primola e in particolare i bellissimi eventi di premiazione legati al concorso “Io racconto”. L’ultima volta l’ho sentito nel Natale scorso».