Al "Perdisa" di Ravenna la maturità speciale di Luca, tra Vasco Rossi e la lavanda

Romagna | 03 Luglio 2020 Cronaca
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Silvia Manzani
Luca Pasini è un gran camminatore. In questi mesi, dal quartiere San Biagio a Ravenna, dove vive, è arrivato spesso a piedi fino all’Istituto agrario «Perdisa», giusto per vedere la sua scuola da fuori. La scuola in cui, il 30 giugno, è entrato di nuovo per sostenere l’esame di maturità: al colloquio ha portato un quaderno pieno delle foto che lo ritraggono, negli ultimi due anni, durante le attività scolastiche, dalla serra alla piscina. Accanto alle immagini, le frasi descrittive messe nero su bianco di suo pugno, a volte in italiano e altre in inglese. Un lavoro dove non mancano accenni alla didattica a distanza di cui anche Luca, che ha compiuto 21 anni il giorno dopo il colloquio orale e che ha un disturbo dello spettro autistico, ha usufruito da febbraio a questa parte: «L’esame è andato benissimo - racconta la mamma, Gabriella Ravaioli - perché mio figlio lo ha affrontato con il sorriso, trovando davanti a sé grande accoglienza, a partire dalla presidente di commissione Eleonora Laghi, che si è anche battuta affinché potesse entrare nella stanza il suo educatore. Luca era emozionato ma è stato in grado, ancora una volta, di stupirci, non ripetendo le solite frasi che caratterizzano le sue stereotipie ma dimostrando tutto quello che è: ha anche ballato sulle note di Vasco Rossi e ha ricevuto in regalo dalla presidente della lavanda e un gesso proveniente da Brisighella. Un bel momento lungo 45 minuti, che si è concluso con un 93. Un regalo che ci ha dimostrato come, contrariamente a qualcuno che riteneva il suo percorso scolastico chiuso due anni fa, lottare per farlo andare avanti abbia avuto un senso». Nei mesi scorsi, Luca si è trovato molto spaesato dopo che la scuola ha chiuso e fino alla fine ha sperato che potesse riaprire: «Ha capito benissimo che la colpa era di un virus, come gli abbiamo spiegato. Ma per un ragazzo come lui, perdere da un giorno all’altro il suo principale punto di riferimento ha avuto un impatto forte. Per fortuna la sua insegnante di sostegno Carmela Famiani e il suo educatore Patrick Garrinella gli sono stati molto vicini, prima con scambi informali di foto e video e poi con le videolezioni, che per Luca sono sempre state un momento molto atteso della giornata». Avere un appuntamento fisso è stato ancora più importante quando, dal 9 marzo, anche il centro socio-occupazionale «Santa Rita» gestito dalla cooperativa «La Pieve», che Luca frequentava di pomeriggio e un paio di mattine alla settimana, ha chiuso i battenti: «Nonostante i tratti autistici - continua la mamma - Luca è un ragazzo che ama cambiare ambiente, andare in giro, vedere nuovi posti. Non è stato facile tenerlo a casa per tanto tempo e consolarlo rispetto alla sua principale preoccupazione: il suo futuro e il progetto che avremmo dovuto impostare per la sua vita da adulto, che è ancora in alto mare». Da quando il centro frequentato da Luca ha gradualmente riaperto, per lui le cose vanno decisamente meglio: «Quando ci è stato chiesto se avremmo preferito l’educatore a domicilio, non abbiamo avuto dubbi: Luca ha bisogno di uscire, della sua routine, della sua normalità. Entrare in relazione con lui e con le sue esigenze è importantissimo: a volte si tende a pensare che i ragazzi come lui non capiscano ma non è così. Hanno un’ottima memoria, ricordano con chiarezza il loro passato e le emozioni vissute e si pongono domande sul futuro. Anche il fatto di ripetere spesso le stesse cose ha un senso: quelle che sembrano stereotipie sono, per mio figlio, una sorta di liberazione». Nessuno, tantomeno Luca, avrebbe ovviamente pensato di finire la scuola così: «Ora ha fatto pace con il fatto che la gita dell’Agrario non ci sarà. Spero, da settembre, che possa incontrare i ragazzi che andavano insieme a lui, con la scuola, alla piscina dello Zodiaco, giusto per ritrovare una sorta di continuità. Per il resto, negli anni a venire, ce lo immaginiamo all’aria aperta o in una serra, dove sorride sempre». E anche la maturità si è conclusa all’insegna del verde: le bidelle hanno regalato a Luca, infatti, la sua pianta preferita. 
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