«Per l’ennesima volta il legislatore si dimentica dell’ortofrutta e dell’Emilia Romagna: dopo i mancati risarcimenti sui danni da ‘burian’ del 2018, dati ai produttori pugliesi e incredibilmente non concessi agli agricoltori romagnoli, da Roma giungeranno solo pochi spiccioli agli ortofrutticoltori emiliano romagnoli». La denuncia viene dal presidente Cia Romagna Danilo Misirocchi nel segnalare che nel Decreto «Rilancio» verranno stanziati solo 10 milioni di euro a fronte di alcune centinaia di milioni di euro persi a causa delle gelate primaverili di quest’anno che hanno duramente colpito la nostra regione, in particolare la Romagna.
«Le piante sono completamente spoglie dei loro frutti – afferma Misirocchi – con percentuali di danno che vanno da un 50% fino al 100%, causando una perdita di produttività insostenibile ed aggravata da ulteriori danni dovuti dalla cimice asiatica». Cia Romagna, che apprezza l’inserimento della deroga rispetto alla legge 102 sulle calamità fortemente richiesta e voluta dalla Confederazione, ritiene però assolutamente insufficiente lo stanziamento previsto all’articolo 222 del Decreto «Rilancio» che sta per essere approvato in Parlamento».
È necessario incrementare le risorse e prevederne altre nei prossimi provvedimenti «altrimenti non mangeremo più ortofrutta italiana – conclude Misirocchi – e saremo costretti a nutrirci di prodotti stranieri che hanno standard qualitativi e sanitari nettamente inferiori ai nostri. Il quadro in Romagna è senza precedenti. Gravi le conseguenze per le imprese agricole, per tutti gli addetti lungo tutta la filiera, comprese le strutture cooperative e private operanti sul territorio per il ritiro, la lavorazione, la conservazione e la commercializzazione con attività chiuse o semichiuse. Contrazione del lavoro e del reddito per tutti, con probabili problemi di tenuta sociale oltre che economica».