A Forlì si presenta una nuova serie web su Secondo Casadei

Romagna | 04 Settembre 2021 Cultura
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Federico Savini
Sarà pure un prodotto destinato in primis ai bambini (e la cosa è di per sé encomiabile, sia detto a chiare lettere), ma Secondo Tempo - la web serie che immagina uno stralunato viaggio nel tempo di Secondo Casadei e che sia per essere ultimata - in effetti nasce da un’idea che può intrigare anche i conoscitori e i praticanti della musica da ballo romagnola, della quale l’autore di Romagna Mia è il più illustre rappresentante. La serie immagina infatti che il giovane Secondo, intento nel secondo Dopoguerra a suonare i valzer prendendosi fischi da un pubblico smanioso di ballare il boogie, venga trasportato nel futuro da una «strega cattiva», che tanto cattiva non è, visto che non solo gli affianca un simpatico ragazzo di oggi (personaggio assolutamente di fantasia che sarà il comprimario delle avventure dello spaesato Secondo), ma gli mostra quanto la sua musica e le sue canzoni siano diventate negli anni un autentico simbolo della riviera e di tutta la Romagna. Al tempo della ripresa delle feste danzanti dopo la guerra, infatti, le musiche importate dagli Alleati impazzavano anche nella Romagna delle vecchie balere e per Casadei - che peraltro swing e boogie li masticava eccome - non fu facile intuire che i valzer e le polke che suonava in gioventù non sarebbero state sepolte dai nuovi balli stranieri ma avevano il potenziale per diventare musiche identitarie della Romagna. E’ verosimile la titubanza dell’ancor giovane capo-orchestra nel gettarsi nell’impresa di contrastare il boogie a suon di mazurka e il viaggio nel tempo immaginato dal film in qualche modo rende ancora più chiaro quale sia stato l’eroismo di Secondo Casadei (autodefinitosi Il Liberatore) nel superare l’appeal delle novità danzanti americane con il fascino dei vecchi balli di coppia.
La serie Secondo Tempo è nata in seno a Casadei Sonora e sarà proprio Riccarda Casadei (figlia di Secondo) ad illustrarla sabato 4 settembre al pubblico di «Cara Forlì», rande evento dedicato al liscio in piazza Saffi (vedi box).
«Il progetto ha quasi un anno di lavoro alle spalle – spiega la coordinatrice Chiara Santini – e c’è stato, in primavera, l’intoppo legato a un infortunio del protagonista. In luglio l’abbiamo comunque già presentato a Savignano, dove abbiamo girato oltre che a Gatteo e San Mauro Pascoli, e ora toccherà a Forlì. L’idea è stata di Enrico Garattoni, divenuto poi il produttore creativo della web serie. Ne ha parlato con Riccarda Casadei e l’intera Casadei Sonora ha deciso di promuovere la serie, tanto che le riunioni e buona parte del lavoro si è svolto proprio qui».
Il regista è Marco Lombardini e la serie è sceneggiata da Giulia Campi e Laura Carlomagno. Gli attori protagonisti sono Francesco Belli, che interpreta Secondo Casadei, e Gabriele Stacchini, nel ruolo di Leo, il bambino che fa da guida nel presente al maestro. «E’ un gruppo giovanissimo – aggiunge Chiara Santini -, il più vecchio ha 26 anni!».
Data l’età della troupe, l’approfondimento sulla figura di Secondo Casadei è stato essenziale, e curato direttamente da Riccarda Casadei. Ma il principale intento del progetto è arrivare nelle scuole. «Secondo Casadei non è mai completamente mancato dalle scuole romagnole, o per lo meno nel territorio della Valle del Rubicone - spiega la coordinatrice -. Ma mentre in passato era praticamente una tappa standard di ogni maestro di musica, oggi dipende molto dalle iniziative dei singoli insegnanti. L’obiettivo era quindi realizzare un prodotto che fosse “fresco” e adatto a venire sottoposto ai ragazzi delle scuole. Vista anche la pandemia, abbiamo pensato che un film, o meglio una web serie, fosse il media migliore».
E la fiaba è stata scelta come modalità di racconto. «Il target delle sceneggiatrici era quello ei bambini e della famiglia - commenta Chiara Santini -, così è stato re-inventato Secondo Casadei per inserirlo in quel contesto, anche con tratti macchiettistici. La serie presenta molte situazioni comiche, legate proprio allo spaesamento di Secondo, che ad esempio è intimorito e incuriosito da tutti i suoni che non conosce. Buona parte del cast viene dalla Compagnia della Speranza, che quest’anno festeggia i 50 anni, gli stessi che ci separano dalla scomparsa di Secondo Casadei.
Per il momento non è stato deciso se la serie finirà direttamente sul web o verrà distribuita in piattaforme e canali on-demand. «La scuola resta il principale obiettivo - chiude Chiara Santini -. La serie potrà essere lo spunto per creare progetti scolastici che, a partire dal film e dalla musica, potranno poi spaziare verso il dialetto e le tradizioni. E ci rivolgiamo a tutte le scuole romagnole».
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