25 aprile, parla Steno Pagani, il partigiano centenario di Alfonsine: «I giovani studino la liberazione dal nazifascismo, è fondamentale»

Romagna | 22 Aprile 2023 Cronaca
25-aprile-parla-steno-pagani-il-partigiano-centenario-di-alfonsine-i-giovani-studino-la-liberazione-dal-nazifascismo--fondamentale
Manuel Poletti - «Siamo di nuovo su una brutta starda, in pochi capiscono davvero cosa stia succedendo in Ucraina e soprattutto come andrà a finire. La guerra è la guerra. Il 25 aprile? E’ stato tutto per me, la libertà è stata una grande conquista».
Stefano Pagani, «Steno, il partigiano che ride» ha compiuto cent’anni nell’autunno scorso. In maniera molto lucida racconta al telefono cosa prova ogni volta che in aprile (il 10 ad Alfonsine il suo Comune, il 25 in tutta Italia) si festeggia la liberazione dal nazifascismo. Lui ha combattuto con la 6° Compagnia della 28° Brigata Garibaldi comandata da Arrigo Boldrini, il mitico comandante «Bulow».
«Steno», il 25 aprile che significato ha per lei?
«Per me come partigiano rappresenta tutto, la libertà e soprattutto la fine della guerra, fu una grande conquista. Anche quest’anno festeggerò in famiglia, ho compiuto 100 anni l’anno scorso! Ad Alfonsine abbiamo festeggiato il 10 aprile nel gazebo dell’Anpi. Il presidente provinciale Renzo Savini mi chiama sempre “il partigiano che ride”, anche quando stavamo combattendo, ero sempre ottimista».
Ad un ventenne di oggi che messaggio vuole mandare? Tanti giovani si sono avvicinati all’Anpi in questi ultimi anni. Cosa ne pensa?
«I giovani si devono interessare di più alle vicende del mondo, i tempi che stiamo vivendo sono brutti, può darsi che si “rinnovi” tutto, spero di sbagliarmi. Questa guerra in Ucraina non sappiamo come andrà a finire, è un problema molto grosso, siamo di nuovo sulla brutta strada, chi l’avrebbe mai detto?».
Che ricordi ha degli anni della Seconda Guerra Mondiale? Nei giorni della Liberazione era in Romagna?
«Il giorno della Liberazione non ho potuto godermelo perché non ero a Ravenna. Con la nostra Brigata eravamo in Veneto a Codevigo, eravamo stati abbinati al Comando degli Alleati. Siamo partiti da Sant’Alberto per la conquista di Comacchio, poi siamo saliti in Veneto. In quella “trasferta” sul Brenta morì Rino Bendazzi, il nostro capo squadra, anche lui di Alfonsine. Siamo tornati in Romagna ad inizio maggio, fu proprio una liberazione! Quelli della guerra furono anni molto difficili, perché non sapevi se arrivavi a sera. I fascisti e i tedeschi all’inizio erano dappertutto, quando ne incontravi uno sapevi che dopo pochi attimi uno era morto: o te o lui».
Che idea si è fatto del governo di centrodestra guidato da Fratelli d’Italia? Ancora oggi molti esponenti di quel partito faticano a condannare il regime fascista…
«La situazione in Italia la vedo in maniera particolare, è difficile capire perché qualcuno non riesca ancora a condannare in maniera definitiva le atrocità del regime nazifascista. Non credo però che si possa parlare oggi di un ritorno al fascismo come lo abbiamo conosciuto un secolo fa. Adesso il rischio è la differenza fra grandi capitalisti e tanti che prendono uno stipendio misero, che faticano ad arrivare a fine mese».
Compila questo modulo per scrivere un commento
Nome:
Commento:
Settesere Community
Abbonati on-line
al settimanale Setteserequi!

SCOPRI COME
Scarica la nostra App!
Scarica la nostra APP
Follow Us
Facebook
Instagram
Youtube
Appuntamenti
Buon Appetito
Progetto intimo
FuoriClasse
Centenari
Mappamondo
Lab 25
Fata Storia
Blog Settesere
Logo Settesere
Facebook  Twitter   Youtube
Redazione di Faenza

Via Severoli, 16 A
Tel. +39 0546/20535
E-mail: direttore@settesere.it
Privacy & Cookie Policy - Preferenze Cookie
Redazione di Ravenna

via Arcivescovo Gerberto 17
Tel 0544/1880790
E-mail direttore@settesere.it

Pubblicità

Per la pubblicità su SettesereQui e Settesere.it potete rivolgervi a: Media Romagna
Ravenna - tel. 0544/1880790
Faenza - tel. 0546/20535
E-mail: pubblicita@settesere.it

Credits TITANKA! Spa
Setteserequi è una testata registrata presso il Tribunale di Ravenna al n.457 del 03/10/1964 - Numero iscrizione al Registro degli Operatori di Comunicazione:
23201- Direttore responsabile Manuel Poletti - Editore “Media Romagna” cooperativa di giornalisti con sede a Ravenna, Arcivescovo Gerberto 17.
La testata fruisce dei contributi diretti editoria L. 198/2016 e d.lgs. 70/2017 (ex L. 250/90).
Contributi incassati

settesere it notizie-romagna-25-aprile-parla-steno-pagani-il-partigiano-centenario-di-alfonsine-i-giovani-studino-la-liberazione-dal-nazifascismo-e-fondamentale-n38368 005
Licenza contenuti Tutti i contenuti del sito sono disponibili in licenza Creative Commons Attribuzione