Siccità, dopo Cesena, anche a Ravenna, Cervia e Faenza scattano le ordinanze, divieti dalle 8 alle 21

Rimini | 28 Giugno 2022 Cronaca
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Dopo Cesena, anche nei comuni di Ravenna, Cervia e Faenza da martedì 28 giugno fino a mercoledì 21 settembre è in vigore un’ordinanza per la limitazione dell’impiego di acqua potabile. Il provvedimento è stato assunto a seguito dell’emergenza idrica per la quale la Regione Emilia-Romagna ha già dichiarato, lo scorso 21 giugno, lo stato di crisi regionale per 90 giorni a causa della grave situazione di siccità e di conseguente deficit idrico che sta interessando diverse aree del territorio regionale. Da oggi al 21 settembre è dunque in vigore il divieto su tutto il territorio comunale di prelievo e impiego di acqua potabile, proveniente da pubblico acquedotto, nella fascia oraria tra le 8 e le 21, per:il lavaggio di aree cortilizie e piazzale;il lavaggio domestico di veicoli a motore; l’innaffiamento di giardini, orti e prati.

Inoltre è vietato, nell’arco di tutte le 24 ore, il prelievo e l’impiego di acqua potabile, proveniente da pubblico acquedotto, per il riempimento di piscine dei privati cittadini ad uso domestico, fontane ornamentali, vasche da giardino e il funzionamento di fontanelle a getto continuo; ogni spreco ed abuso in genere.

Sono esclusi dall’ordinanza i servizi pubblici di igiene urbana.

L’Amministrazione comunali invitano i cittadini ad adottare ogni utile accorgimento volto ad attuare un risparmio idrico e in particolare:a montare nei rubinetti gli appositi dispositivi frangigetto, che mediante la miscelazione di aria e acqua possono consentire un risparmio idrico fino al 50%; a non utilizzare acqua corrente per il lavaggio di piatti o verdure, ma solo nella fase di risciacquo;a preferire la doccia al bagno: ciò consente un risparmio d’acqua fino al 75%, se si ha l’accortezza di chiudere l’acqua mentre ci si insapona; a controllare il corretto funzionamento dei propri impianti idrici ed irrigui al fine di individuare eventuali perdite occulte e riparare quelle già note e manifeste;ad attrezzare i sistemi irrigui del verde con irrigazione a goccia e con sistemi temporizzati e sensori di umidità che evitano l'avvio dell'irrigazione quando non necessario; ad usare lavatrici e lavastoviglie sempre a pieno carico;a non fare scorrere in modo continuo l’acqua durante il lavaggio dei denti o la rasatura della barba; ad utilizzare l’acqua di lavaggio della frutta e della verdura per innaffiare le piante;a ridurre alla quantità strettamente necessaria l’erogazione ad ogni utilizzo del wc.

I titolari degli stabilimenti balneari sono invitati a sensibilizzare i propri utenti in merito al risparmio idrico, anche attraverso un oculato utilizzo di docce e rubinetti presenti negli stabilimenti.

Si ricorda, inoltre, che gli accorgimenti suggeriti comportano, oltre ad un sensibile e positivo impatto ambientale, anche un non trascurabile risparmio economico per gli utenti. Ad esempio un rubinetto lasciato aperto eroga mediamente 13 litri al minuto; il 40% dell’acqua potabile consumata nelle case viene utilizzata per lo scarico dei water e quindi chi sta procedendo a lavori idraulici potrebbe installare i nuovi sistemi di scarico a quantità differenziata che consentono un notevole risparmio; una doccia di 5 minuti sono necessari 60 litri di acqua, mentre per un bagno in vasca ce ne vogliono addirittura 120 litri; i lavaggi a 30° in lavatrice e lavastoviglie consumano meno della metà dell’acqua rispetto a quelli a 90°; azionando gli elettrodomestici a pieno carico si risparmiano dagli 8.000 agli 11.000 litri all’anno; è possibile realizzare semplici sistemi di raccolta dell'acqua piovana per l'irrigazione di giardini e spazi verdi.

La Polizia locale è incaricata della vigilanza e del controllo per l’osservanza l’ordinanza.

Il mancato rispetto dell’ordinanza sarà sanzionato a norma di legge nella misura compresa fra 25 e 500 euro.

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