Slatkin, Florenskij, Sollima e i Material Men al Ravenna Festival

Decisamente eclettica e contaminata è la settimana di metà giugno del Ravenna Festival, che si prepara ai grandi eventi dell’estate inanellando una serie di appuntamenti che tra omaggi, esperimenti e approfondimenti raccontano bene la densità della narrazione sulle rivoluzioni che fa da fil rouge all’intera kermesse bizantina.

Venerdì 9 si parte alle 21.30 in Classense con lo Smith Quartet impegnato in una carrellata di importanti composizioni della «New Music britannica», quella scuola - nata intorno al cenacolo di Cornelius Cardew - che negli anni ’70 rispose con creatività agli stimoli delle avanguardie occidentali e in particolare del primo minimalismo statunitense. In programma brani di Gavin Bryars, Michael Nyman e Steve Martland. Sabato 10 all’Alighieri saranno in scena i Material Men sui balli di Shobana Jeyasingh per la tappa «danzante» del «Passaggio in India» del Festival. Il virtuosistico duo di danzatori si metterà alla prova della creatività della coreografa indiana naturalizzata britannica Shobana Jeyasingh, che esplora le sue doppie radici, creando sinergie visionarie fra la tradizione della danza indiana e la contemporaneità metropolitana.

Domenica 11 a San Vitale i Solisti della Cappella Marciana omaggerannop Claudio Monteverdi nei 450 anni dalla nascita con la ricostruzione dei vespri scritti a Venezia dal compositore intorno al 1640. Lunedì 12 il Festival ritorna al Pala De Andrè, dove Ottavio Dantone e Accademia Bizantina saranno in scena con il grande e virtuoso violoncellista Giovanni Sollima per raccontare la rivoluzione della «Nuova musica dei lumi» e in particolare l’arte straordinaria di Franz Joseph Haydn, ripreso nelle sue composizioni più audaci ma sempre di grande godibilità. L’Imaginarium Ensemble prosegue in scia, il 13 giugno a Sant’Apollinare Nuovo, con le «Follie Corelliane». In particolare i violinisti Enrico Onofri e Stefano Montanari si cimenteranno in numerose sonate, tra cui una dedicata alla «Follia».

Mercoledì 14 ancora tempo di omaggi, in questo caso ad Andrej Tarkovskij, con il Duo Gazzana (violino e pianoforte) che alla sala Corelli dell’Alighieri eseguirà musiche dai film del celebre regista «del silenzio». Nella stessa giornata, ma alle 17.30 al Museo Nazionale per la Via Sancti Romualdi 2017 il filosofo Natalino Valentini e l’attrice Elena Bucci racconteranno il pensiero di Pavel Florenskij, «dalla filosofia della bellezza al gulag delle Solovki», introdotti da Giorgio Gualdrini.

Il 15 giugno parte, agli Antichi Chiostri Francescani, il progetto dei DanzActori di Ravenna Festival «Amor ci vinse», di Chiara Nicastro, ogni mattina alle 11 fino al 21 giugno, dedicato a quattro grandi donne della storia e della letteratura: Francesca da Rimini, Didone, Cleopatra ed Elena di Troia. Ma giovedì 15 al pala De Andrè ci sarà anche il grande concerto dell’Orchestre National de Lyon diretta da Leonard Slatkin con la violinista Anne-Sophie Mutter. In primo piano «passione, virtuosismo, purezza e profondità» in un programma intrigante e composito, che spazia a Berlioz a Takemitsu, da Mendelssohn-Bartholdy a Ravel.