Russi: «Siamo giovani e carichi», nasce l'associazione 48026
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Samuele Staffa
Sono giovanissimi, tra i 18 e i 24 anni, e si sono rimboccati le maniche per creare eventi e dare un punto di riferimento ai ragazzi di Russi. Così nei giorni scorsi è nata l’associazione culturale ricreativa «48026 Entertainment».
«Siamo carichi – commenta il 23enne Enrico Vita -: siamo un gruppo di amici di Russi che vuole fare qualcosa per i coetanei e maturare esperienze che, speriamo, possano essere utili nella nostra vita lavorativa». Fanno parte dell’associazione Alessandro Ferracuti (presidente), Fabio Gallamini, Mathias Persiani, Federico Tabanelli, Federico Babini, Marcello Maggiori (segretario), Alberto Gatti e Luca Chiaravalli (vicepresidente), oltre allo stesso Enrico Vita.
Il primo banco di prova è stato l’evento musicale della scorsa estate: il concerto rap alla Rocca di Alessandro Ferracuti assieme ad altri musicisti. «Un’esperienza molto positiva, nonostante le limitazioni dovute al Covid» commenta Enrico Vita.
Nei mesi successivi è nata l’idea di realizzare podcast (contenuti audio da scaricare dal web e ascoltare) con interviste a giovani del territorio che si sono distinti con le loro attività in diversi campi, da quello artistico a quello professionale. Si chiamerà «Povcast» (diminutivo di point of view) e sarà reperibile su Youtube e Spotify. Pandemia permettendo, il lavoro potrebbe essere svolto in primavera per essere fruibile all’inizio dell’estate. In questo caso la sede delle registrazioni potrebbe essere la biblioteca comunale, l’ex macello di via Vecchia Godo. Qui potrebbe essere individuata una sala dove domiciliare la sede ufficiale dell’associazione e portare avanti le registrazioni.
«E dopo la positiva esperienza dell’anno passato - aggiunge Vita - abbiamo intenzione di organizzare un nuovo evento musicale alla Rocca, magari in occasione della Fira».
La scorsa estate, in occasione dei laboratori per la rigenerazione partecipata dell’area ex Faedi (ex stabilimento di lavorazione della frutta oramai in disuso) e degli spazi adiacenti alla stazione ferroviaria, sono emerse anche nuove idee per recuperare quegli spazi urbani abbandonati. Gli incontri erano aperti a tutta la cittadinanza e la presenza dei giovani si è fatta sentire. «I ragazzi sono attivi soprattutto in occasione della Fira di Sett dulur – spiega Enrico Vita - poi, mancando veri e propri luoghi di ritrovo, le energie si disperdono. Dalla rigenerazione dell’area, che oggi vede un capannone industriale in disuso oltre ad un ampio spazio all’aperto, potrebbe essere ricavato un locale dove organizzare eventi al coperto e, all’esterno, uno skate park. L’idea è quella di avere un punto di riferimento dove trovarci e organizzare iniziative, dalle feste alle mostre. Certo, ci sarà molto da lavorare. Ma queste proposte sono state prese in considerazione dalla giunta comunale e pare ci sia intenzione di investire».