Sono passati 20 anni da quando il Teatro comunale di Russi, dopo un letargo durato per decenni, ha riaperto i battenti. Così la compagnia di teatro Le Belle Bandiere, in collaborazione con il Comune di Russi, ha ideato il progetto «Io sono ancora un cuore che batte»: una serie di appuntamenti per ricordare il percorso che ha portato al recupero della struttura.
Nelle giornate di martedì 21 e mercoledì 22 dicembre, dalle ore 18 alle ore 21, le porte si apriranno ai visitatori che, singolarmente o per piccoli gruppi, potranno essere guidati nella scoperta di questo sito così importante per la città.
Inoltre, mercoledì 22 alle 21, serata di festa dove lettura, racconti, musica, tetro, video e foto illumineranno frammenti di vita del Teatro comunale. In vista di ciò, la Compagnia invita chiunque lo desideri ad inviare i più disparati materiali riguardanti la storia e il futuro del gioiellino russiano e del teatro in generale: foto, video, registrazioni, ricordi, storie, impressioni, scritti, racconti, desideri, sogni e domande. Li accoglieranno via mail, via posta e di persona, e riprenderanno chi vorrà lasciare una testimonianza.
«Immaginiamo due giorni - afferma Elena Bucci - nei quali il teatro parla e ci racconta del suo avventuroso passato, della sua vocazione ad essere specchio del presente e della sua capacità di intercettare il futuro. Noi, pronti a raccogliere e ad ascoltare le storie degli altri, racconteremo una parte di storia raccolta nel sito e nel progetto 'Archivio vivo', anch’esso realizzato con il sostegno del Comune di Russi: l’onda di entusiasmo collettivo che partì il giorno del 1991 nel quale riaprimmo il portone del teatro abbandonato e che portò alla riapertura avvenuta nel 2001, i progetti e gli spettacoli che sono nati qui per andarsene poi in giro per il mondo, la speranza in un futuro da sogno».
«Io sono ancora un cuore che batte» era scritto sopra uno dei simbolici «mattoni» che Le Belle bandiere, sostenuta dalle istituzioni e da molti cittadini, chiesero al mondo per alimentare il sogno della ricostruzione del teatro comunale di Russi. «Erano gli anni ‘90 – aggiunge Elena Bucci -: stavamo realizzando dentro il teatro distrutto e chiuso da vent’anni lo spettacolo “Mattoni – requiem per la nascita di un teatro”, ultima falsa riapertura con processione e finto funerale tra la folla della Fira di Sett Dulur. I mattoni arrivarono a migliaia, da tutta Italia e dall’estero. E il cammino della ricostruzione cominciò».
INFO
Info@lebellebandiere.it, tel. 393 9535376, www.lebellebandiere.it
Comune di Russi Ufficio Cultura, cultura@comune.russi.ra.it, tel. 0544/587641, www.comune.russi.ra.it
https://archiviovivo.weebly.com/teatro-comunale-di-russi.html