Ravenna, Università degli Adulti, Si inaugura il 9 novembre il 35esimo anno accademico
Il 9 novembre l’Università degli Adulti «Bosi Maramotti» inaugurerà il 35esimo anno accademico, dove proporrà quindici corsi in più rispetto ai 50 dello scorso anno, che si è chiuso con 591 associati per un totale di 826 iscrizioni. L’obiettivo è quello di garantire non solo la formazione della terza età, ma anche quella dei sedicenni per cui sono stati attuati corsi specifici di interesse anche delle istituzioni scolastiche. Punto di forza della Bosi Maramotti sono le numerose collaborazioni con le diverse realtà del territorio, con cui, negli anni, sono stati intrecciati rapporti proficui. A raccontare quali saranno i temi che verranno toccati è il neo presidente Guido Ceroni, che ha raccolto il testimone lasciato da Alessandro Luparini. «I corsi spazieranno dalla geopolitica, grazie alle competenze dell’ambasciatore Antonio Bandini, alla filosofia, con il professor Francesco Postiglione, a molti qualificati argomenti che sono trattati da altrettanto qualificati docenti. Tra questi, ma ce ne sono molti altri, Eraldo Baldini, Cetty Muscolino, Luciana Notturni, Gianni Morelli, Danilo Montanari. Anche le conferenze pubbliche, che si tengono ogni anno a marzo, hanno raccolto nel tempo voci autorevoli sia a livello locale che nazionale». Sessantatrè i docenti che si alterneranno nella trattazione degli argomenti presentati nei vari progetti corsuali. «Quest’anno l’attività di conferenze inizia con l’inaugurazione dell’anno accademico, che sarà tenuta dal professor Roberto Balzani, presidente dell’istituto regionale dei Beni Culturali, il prossimo 9 novembre, nel 30esimo anniversario della caduta del muro di Berlino». Le altre conferenze spazieranno dal «racconto» dei 30 anni di Ravenna Festival (con Franco Masotti), alla paleontologia umana col professor Giorgio Gruppioni, alla rivisitazione del Medioevo con Luigi Chiarini e ad Aurelio Saffi con Enrico Bertoni. A proposito di paleontologia umana, è previsto un corso tenuto dal professor Mirko Traversari, che ricostruirà la storia e la vita della comunità di Roccapelago a partire dalle mummie ritrovate. Non mancheranno le visite guidate, una delle quali - via acqua - sarà riservata ai frequentatori del corso su «Il Porto di Ravenna oggi e domani», resa possibile dalla collaborazione con Sapir spa. L’Università degli Adulti sta inoltre ultimando una ricerca sull’analfabetismo funzionale, probabilmente la prima mai avviata sul territorio. «Siamo al lavoro da oltre un anno: a breve lo rendiconteremo, poi verrà pubblicato. L’anno prossimo, se ci finanziano ancora progetti di questo tipo, vorremmo fare formazione a persone che insegneranno agli associati l’uso del telefonino, che in pratica è la penna e la carta di cent’anni fa». L’offerta didattica e culturale della Bosi Maramotti – sostiene l’assessora alla Cultura Elsa Signorino – costituisce un fiore all’occhiello che è doveroso sostenere per quella capacità di suscitare interesse e attrazione da parte di un numero crescente di persone. Si tratta anche di un’occasione di socialità, aggregazione e incontro al più alto livello formativo in grado di sviluppare la partecipazione e la condivisione nella vita culturale della città». (fe.fe.)