Ravenna, Ufficio oggetti smarriti: "Anche un treppiede da geometra, la lista è curiosa"
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Federica Ferruzzi - Tantissimi portafogli, ovviamente senza soldi ma contenenti foto e oggetti dal grande valore affettivo per chi li perde, ma anche molti cellulari e qualche monile d’oro. Sono queste le cose che vanno per la maggiore all’ufficio oggetti rinvenuti del Comune di Ravenna, come raccontano gli addetti che quotidianamente si trovano alle prese con ritrovamenti tutt’altro che scontati consegnati direttamente da cittadini o dalle Forze dell’Ordine. E se anni fa, allo scadere del tredicesimo mese, non si presentava nessuno a rivendicare la proprietà dell’oggetto rinvenuto, oggi i tempi sono cambiati e, come spiegano dalla sede di via Massimo D’Azeglio «quello che le persone portano se lo vengono a riprendere», sempre, ovviamente, che il proprietario non le richieda presentando regolare denuncia di smarrimento o furto.
«NON SANNO CHE CI SIAMO»
Enrico Zanotti lavora nell’ufficio di via D’Azeglio da cinque anni e ricorda che tempo addietro, tra i rinvenimenti più particolari, ci fu un treppiede da geometri. «Il proprietario era andato in pausa pranzo e quando tornò non lo trovò più. Ma ci sono anche tantissime valigie di persone che salgono sul treno e se ne dimenticano. Ultimamente è capitato che in tanti siano venuti a chiedere notizie di occhiali da vista, ma sono pochi quelli che ci vengono consegnati, forse perchè ancora non tutti sanno dell’esistenza del nostro ufficio. Noi siamo aperti dal lunedì al venerdì mattina e facciamo anche due rientri pomeridiani, ma c’è chi ancora non lo sa».
«CHIAVI INGLESI E BICICLETTE»
«Di denaro, ovviamente, se ne rinviene pochissimo, qualche oggetto d’oro, soprattutto cellulari e, tramite l’ufficio postale, arrivano tantissimi portafogli, persi o per la maggior parte rubati». Gli oggetti rinvenuti vengono pubblicati ogni terza domenica del mese sul sito del Comune. «Ultimamente abbiamo ritrovato utensili da lavoro forse dovuti ad un furto, c’erano chiavi inglesi, pinze, ma anche tante biciclette». Non mancano zaini, scarpe, ombrelli, vestiario, «anche una chitarra trovata dietro una siepe vicino a piazza Baracca, un carrello della spesa, una poltrona. Ogni tre mesi Start Romagna ci porta quanto rinvenuto sugli autobus».