Ravenna, tre titoli d'opera e altrettanti di danza per la stagione dell'Alighieri
Tre titoli d'opera e altrettanti di danza per la stagione che Ravenna Manifestazioni propone per l'inverno al teatro Alighieri. Un ente culturale, che come ha ricordato il sovrintendente Antonio De Rosa, ha subito danni per oltre un milione di euro per via dell'alluvione che ha distrutto materiali di scena, tecnologie e autentiche "memorie culturali teatrali" conservate nel magazzino della Fondazione Ravenna Manifestazioni. Per il momento le assicurazioni hanno risarcito il 25% del danno e a sostegno sono intervenuti Comune di Ravenna, Regione, Ministero della Cultura e Fondazione del Monte.
Quanto all'opera, tre donne e tre grandi compositori saranno protagoniste delle coproduzioni ravennati: si parte a gennaio con la monteverdiana "L'incoronazione di Poppea", con l'elegante e profonda regia di Pier Luigi Pizzi, seguita a inizio marzo da "Il turco in Italia" di Rossini (con l'orchestra Cherubini e la regia di Roberto Catalano) fino alla chiusura in aprile con la "Turandot" di Puccini, diretta con rigore da Giuseppe Frigeni.
La danza partirà in febbraio col ritorno della Company di Wayne McGregor, protagonista del balletto contemporaneo con una "Autobiography" che contempla anche l'uso dell'intelligenza artificiale.
In marzo toccherà al Nuovo Balletto di Toscana con "The red shoes" dalla fiaba di Andersen, tra classica e hip-hop, per chiudere in aprile con lo SpellBound Contemporary Ballet e l"Arte della Fuga con la quale Mauro Astolfi si confronta con Bach, rendendolo pienamente contemporaneo.