Ravenna, Sassatelli nuovo presidente di RavennAntica
L’etruscologo Giuseppe Sassatelli, professore ordinario dell’Università di Bologna, sarà il successore di Elsa Signorino (oggi assessore comunale alla Cultura, ndr) alla presidenza di RavennAntica. Sassatelli è professore ordinario di Etruscologia e Archeologia Italica. Dal 2002 al 2008 è stato preside della Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università degli Studi di Bologna, nonchè direttore della Scuola di specializzazione in Archeologia. Sassatelli si troverà a presiedere la Fondazione nata nel 2001 per valorizzare, anche a fini turistici, il patrimonio archeologico, architettonico e storico-artistico di Ravenna. Lo scorso febbraio è infatti stato firmato un accordo - che lo stesso ministro del Mibact Dario Franceschini ha definito «un modello per garantire un’offerta integrata dei beni culturali» - tra il ministero dei Beni culturali, Comune, Provincia e Regione Emilia-Romagna per la valorizzazione dei beni della città. Il patto include i monumenti di proprietà statale, provinciale e comunale: le aree archeologiche e il museo archeologico di Classe, la Cripta Rasponi e i giardini pensili, la Domus dei tappeti di pietra, l’ex convento di San Nicolò, sede del museo Tamo, i beni statali (basilica di Sant’Apollinare in Classe, mausoleo di Teodorico, Museo nazionale, palazzo di Teodorico, battistero degli Ariani), la tomba di Dante e il Museo d’arte di Ravenna. Restano invece fuori i siti di proprietà della Curia, come la basilica di San Vitale, il mausoleo di Galla Placidia e la basilica di Sant’Apollinare nuovo. Sarà infatti la Fondazione, non appena scadranno i bandi dei gestori precedenti, a gestire tutti i servizi di ospitalità e strumentali, con particolare riferimento alla promozione, alla biglietteria e alle visite guidate. Si spera che l’attività espositiva del Museo - che racconterà la storia della città e del suo territorio - aprirà al pubblico nel 2018, sulla base di un progetto scientifico elaborato da un comitato presieduto dal professor Andrea Carandini, nel quale siedono studiosi del calibro di Carlo Bertelli. Sassatelli è inoltre presidente della scuola superiore di Studi sulla città e il territorio dell’Università di Bologna.