Ravenna, Pronto soccorso ortopedico, il primario Belluati: "Tornati ai numeri pre Covid, circa 50 accessi al giorno"
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Federica Ferruzzi - «Il reparto ortopedico di Ravenna è stato l’unico, durante l’emergenza dettata dal Coronavirus, senza Covid-19, tant’è che tutte le chirurgie sono state dirottate qui». Lo dice senza presunzione Alberto Bellutati, da oltre dieci anni abituato a far marciare tutti quelli che si trovano a passare nel reparto di Traumatologia e Ortopedia da lui diretto. «Durante i mesi caldi del Covid-19, nell’arco di un solo giorno, abbiamo spostato fisicamente il pronto soccorso Traumatologico al V piano. Non c’è stato un momento di discontinuità nella risposta sanitaria al cittadino e al turista».
IL PRIMATO DI RAVENNA
Da agosto dell’anno scorso Belluati è stato inoltre nominato capo dipartimento di Ortopedia e Traumatologia di Area Vasta, dove spiccano i numeri registrati da Ravenna. «Nel 2019 abbiamo visto direttamente 12mila accessi, 3mila in più rispetto a Rimini e il doppio rispetto a quelli di Cesena. Questo significa che il modello approntato qui va nella giusta direzione e che, se vogliamo che funzioni, il pronto soccorso traumatologico con fast track dev’essere mantenuto negli spazi del pronto soccorso tradizionale».
+30% TURISTI LOMBARDI
Se il lockdown ha inevitabilmente fatto segnare una diminuzione di richieste, pare che l’arrivo dell’estate abbia stemperato i timori che, fino a pochi mesi fa, tenevano in casa le persone. «Per quanto riguarda gli accessi estivi, il periodo è all’incirca sovrapponibile a quello di anno scorso, anzi, forse ci sono stati più accessi. Pensavamo che l’emergenza avesse insegnato a non correre al pronto soccorso per ogni cosa, ma nel post Covid-19 i numeri non si sono ridotti. Ora, la media, è di 45-50 persone in accesso diretto, mentre prima si limitavano a 7-8 al giorno». Una curiosità è che «ad essere aumentati sono stati i turisti da fuori regione, soprattutto dalla Lombardia, sia per quanto riguarda i ricoveri, sia per quanto concerne gli accessi in pronto soccorso. L’incremento, in dati percentuali, è traducibile in +30%». E anche da Cervia e Milano Marittima, i turisti scelgono di venire a Ravenna invece che andare a Cesena; lo stesso fanno quelli che frequentano i lidi ferraresi. «Probabilmente - riflette Belluati - proprio perché sanno che qui il trattamento è immediato». Oltre agli anziani che cadono e si rompono il femore, quest’anno, durante i il lockdown, sono stati diversi coloro che si sono presentati per curare ferite alle mani rimediate durante il classico lavoretto da hobby.